CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
La moviola (La Gazzetta dello Sport)
“Netto il rigore assegnato al Catania (e fallito da Gomez): Pereyra stende in modo ingenuo Catellani. Nella ripresa altro caso in area dei siciliani: spinta al limite di Almiron su Fabbrini.
La moviola (Il Corriere dello Sport)
“E netto il rigore assegnato al Catania: lintervento di Pereyra su Catellani non ha zone dombra, il tocco sulla gamba destra è fuori dubbio. Protesta lUdinese e chiede un penalty, ma se cè fallo nellintervento spalla contro spalla di Almiron su Pereyra, avviene fuori area.
La moviola (Tuttosport)
“Cè il rigore concesso al Catania al 37 del primo tempo: intervento troppo irruento di Pereyra, Catellani lo salta e il bianconero lo tocca, ginocchio contro ginocchio. Contatto forse accentuato dal giocatore rossazzurro, ma comunque netto e falloso.
Gialli evitati agli udinesi Rigore ineccepibile (La Sicilia)
“Con l’arbitro Andrea De Marco non c’era un bel precedente in questo campionato per la partita persa dai rossazzurri con il Lecce in un rocambolesco finale. Ieri sera il fischietto ligure non ha incontrato particolari problemi anche se ha concesso parecchie entrate dure ai friulani, specie su Gomez e Ruicchiuti senza porre mano al cartellino giallo. Nulla da eccepire sulle reti realizzate dall’Udinese, nate da azioni manovrate. Ineccepibile il rigore assegnato al Catania per l’entrata scomposta diPereyra su Catellani. Lunghe e inutili le proteste dei bianconeri che hanno cercato anche in tutti di innervosire Gomez. Non sappianmo se abbia influito o meno, comunque Benatia s’è attardato volontariamente all’interno del cerchio che delimita l’area proprio alle spalle dell’argentino non consentendogli di prendere la rincorsa. Dopo le proteste rossazzurre ecco che De Marco è intervenuto, ma anche stavolta non ha tirato fuori il cartelino giallo che invece era opportuno, considerato il gesto di ostruzionismo antisportivo
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