STAMPA/Pescara – Vincere per restare a galla

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Bergodi tiene a galla Pescara con il mare già in tempesta (La Sicilia)

“A centrocampo Nielsen, un po’ esterno e un po’ mediano, non prende mai iniziative e galleggia nell’anonimato; completano il reparto Bjarnason, ordinato e tecnicamente forte ma meno brillante che nelle settimane scorse, e Togni, carattere e grinta le sue armi migliori. Vertice alto lo slovacco Weiss, pupillo di Raiola, a disagio nel ruolo di esterno sinistro in cui si è trovato a giocare al Meazza e forse non ancora pronto per i grandi palcoscenici. In avanti Abbruscato, ancora sotto choc per aver segnato uno splendido gol nella propria porta, ma generoso e pericoloso sul gioco aereo, e, in assenza di Vukusic, dovrebbe esserci Jonathas, anch’egli animato da voglia di rivalsa dopo la prestazione poco brillante a SanSiro coronata da un autogol.

Vukusic è infortunato: il ballottaggio in attacco è tra Caprari e Celik (Il Corriere dello Sport)

“Nel Pescara gestione- Stroppa in tredici partite furono schierate altrettante formazioni diverse, Bergodi invece se potesse confermerebbe sempre lo stesso blocco. Contro il Catania non può, per cause di forza maggiore. L’attaccante Vukusic, infatti, si è infortunato e dovrà stare fuori. Per la sua sostituzione sono il lizza in tre. Jonathas non sembra al meglio della condizione, l’impiego di Quintero comporterebbe un cambio di ruolo di Weiss (da trequartista esterno a seconda punta), perciò il ballottaggio si restringe a Caprari e Celik. Entrambi sono più esterni che centrali, ma il prescelto si adeguerà. Le percentuali sono fifty fifty, staremo a vedere.

Terlizzi-Maran, che sfida (Il Centro)

“Amore e odio l’anno scorso a Varese tra il difensore ed il tecnico del Catania.

“Di bene se ne vogliono tanto. Non manca occasione per scambiarsi complimenti e testimonianze d’affetto, ma oggi niente sconti: la posta in palio è troppo alta. Christian Terlizzi, leader della difesa del Pescara e Rolando Maran, allenatore del lanciatissimo Catania, l’anno scorso si sono conosciuti a fondo. Si sono anche scontrati qualche volta, ma sempre con rispetto e lealtà. Hanno sfiorato il miracolo, per un soffio non sono riusciti a portare il Varese in serie A dopo 35 anni. Non ce l’hanno fatta ma nella massima serie ci sono arrivati ugualmente.


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