STAMPA/Roma – Addio Lucho, arriva Villas Boas

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Stekelenburg tornato in Olanda: stagione finita (La Gazzetta dello Sport)

“La brutta notizia è che per Stekelenburg la stagione è praticamente finita. Il portiere è tornato in Olanda (con permesso) per continuare le terapie alla spalla destra e per festeggiare il possibile scudetto dell’Ajax. Lobont però, in vista del match col Catania in programma sabato prossimo, può recuperare dal fastidio al ginocchio sinistro che gli ha impedito di giocare due giorni fa a Verona

André Villas Bis clic Già un anno fa stregò Baldini (La Gazzetta dello Sport)

“Si presentò con le schede di tutta la Roma Ma costava troppo e il d.g. ripiegò su Lucho

“«Il calcio è divertimento e creatività,maanche organizzazione, scelte giuste e concretezza. Organizzazione non significa noia, ma disciplina, intelligenza, pensiero e conoscenza. Mi piace vedere le mie squadre all’attacco e i tifosi che si divertono ». Il manifesto programmatico di André Villas Boas è sopravvissuto all’esonero del 4 marzo scorso e alla delusione del Chelsea. I 34 anni—è nato il 17 ottobre 1977 a Porto da una famiglia della buona borghesia, il padre Luis Filipe è un ingegnere chimico, mentre la nonna Margaret Neville Kendall era una nobile inglese—sono un buon punto di partenza per rifarsi una verginità dopo unpercorso da allenatore prodigio.

Addio Luis Enrique Spunta Villas-Boas (Tuttosport)

“Dopo averlo negato per molto tempo, anche la Roma inizia ad ammettere come Luis Enrique sia prossimo alladdio. Come al solito, ad uscire allo scoperto è il ds Walter Sabatini : «Questo è un pensiero mio e dunque non è riconducibile a nessuna sua dichiarazione, ma penso che il tecnico stia pensando allipotesi delladdio: non sentendo il sostegno per se stesso non sente di poterlo trasferire alla squadra e quindi non vuole mettere la Roma, squadra e società, in una situazione di squilibrio». Dichiarazioni che si sommano alle incertezze palesate dallo stesso tecnico nelle ultime settimane – «Tranquilli, manca un giorno di meno al mio addio» – e alla presa di coscienza di De Rossi nel post-gara contro il Chievo: «Sapete quanto sia legato a questo allenatore, ma a calcio si gioca anche senza Luis Enrique». Anche se il ds lascia aperto un minimo margine ad ripensamento da parte di Luis Enrique – «Il nostro prossimo passo sarà quello di confrontarci con lui, cercare di capire quali siano le sue reali motivazioni e provare a convincerlo. Noi vogliamo che lui rimanga, ma se così non sarà faremo altre scelte» – il toto-sostituto a Trigoria è già iniziato.

Roma, Sabatini rivela: «Luis Enrique può andare via». Arriva Villas Boas? (Il Corriere dello Sport)

“Lacquazzone è durato un paio dore. Quando la Roma ha lasciato lo stadio Bentegodi per dirigersi verso laeroporto, già non pioveva più. Come se il cielo volesse accanirsi contro Luis Enrique, ma anche contro il velocissimo Chievo (ancora a digiuno di gol: sono ormai 489 minuti), impedendo alla partita di trasmettere messaggi significativi. Si chiude così con uno zero a zero che soltanto i tifosi di casa festeggiano, perché il risultato vale la salvezza aritmetica, mentre i cinquecento romanisti contestano lallenatore, che è sempre più lontano da un posto in Europa. «Laccordo è fatto, Villas Boas allenerà la Roma ». La notizia, pubblicata dal quotidiano portoghese A Bola, ha raggiunto lItalia in pochi attimi, scatenando ogni tipo di reazione: dal non è possibile al più presuntuoso vedi, io lo sapevo. Ma non siamo ancora arrivati a questo punto. Villas Boas è il principale candidato alla panchina della Roma. Era stato contattato prima di Luis Enrique e secondo indiscrezioni provenienti dal suo entourage è stato sondato anche nei giorni scorsi, per verificarne la disponibilità. Che cè. Si parla già di un contratto di tre anni. Ma non ci saranno accelerate o impegni scritti fino al termine del campionato, perché in cuor suo Baldini spera ancora di continuare con Luis Enrique.

Roma: L. Enrique verso l’addio al suo posto arriva Villas Boas? (La Sicilia)

“L’annuncio potrebbe arrivare già al termine dell’ultima partita allo stadio Olimpico, in programma sabato sera col Catania. Se invece dovesse rimandare ancora la comunicazione della propria decisione, si dovrà attendere la fine del campionato dopo Cesena. In entrambi i casi, l’alone di mistero che avvolge il futuro di Luis Enrique sulla panchina della Roma è destinato a diradarsi nell’arco di pochi giorni. E fino all’ultimo i dirigenti romanisti Baldini e Sabatini proveranno a far cambiare idea all’asturiano visto che ormai dalle parti di Trigoria la percezione è quella di un uomo orientato a gettare la spugna dopo una stagione vissuta in perenne apnea. «Questo è un pensiero mio, non è riconducibile a nessuna sua dichiarazione, ma penso che stia pensando all’ipotesi dell’addio – è stata infatti l’ammissione del ds Sabatini – non sentendo il sostegno per se stesso, non sente di poterlo trasferire alla squadra e quindi non vuole mettere la Roma, squadra e società, in una situazione di squilibrio. Pensa di essere un peso, un impedimento per l’attività futura». Una convinzione questa che sta spingendo sempre più l’ex Barcellona verso le dimissioni, nonostante l’ulteriore anno di contratto che ancora lo lega ai colori giallorossi. «Dubbi? No, so chiaramente cosa andrò a fare, al 100%» è stata d’altronde la dichiarazione d’intenti pronunciata da Luis Enrique alla vigilia della gara di Verona poi pareggiata col Chievo. Parole che hanno fatto scattare il conto alla rovescia anche all’interno della società. «Deve decidere serenamente, lui sa quello che è meglio per se stesso e per la sua famiglia – ha sottolineato Sabatini – noi continuiamo a sperare che voglia restare, ma se non sarà così prenderemo altre decisioni: 5 minuti dopo l’ultima partita di campionato cominceremo a progettare il futuro».


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