STAMPA/Serie A- Conte: “A CT siamo stati favoriti..”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

“Mai più come con la Samp”(Repubblica)

Conte rivuole la sua squadra

Il tecnico cerca risposte: “E la Coppa conta”

“Mai più un’altra Samp. È questa la diffida forte e chiara arrivata ai giocatori della Juventus durante il mini-processo di lunedì presso il tribunale di Vinovo. Allergico agli insuccessi e fedele al motto per cui “perdere è un po’ come morire”, Conte non ci gira intorno: «Ai miei ragazzi, dopo la rimonta subita, ho detto quattro parole: non deve più accadere. Una grande squadra non può farsi rimontare in undici contro dieci». Nessuna attenuante generica, nessun alibi di pronto uso («se mi fossi appellato agli episodi arbitrali avrei dato un messaggio negativo alla squadra. Quando però capiterà qualcosa a nostro favore, come a Catania, mi auguro che la Juve non venga sottoposta a un processo mediatico»), nonostante la ferita bruci eccome: «Perdere fa male, lascia delusione, rabbia ma per fortuna anche voglia di rifarsi ». Non c’è nemmeno il tempo di commentare la chiusura favorevole dell’inchiesta di Bari: «Preferisco parlare di calcio giocato», taglia corto Conte.

Lega B contro i colpevoli “Ora chiediamo i danni” (Repubblica)

“Hanno infangato la storia dello sport. Rovinato una passione, e stropicciato anche un business creando un danno d’immagine e patrimoniale. Per questo la Lega di serie B chiederà i danni ai giocatori coinvolti (e colpevoli) nell’inchiesta del calcioscommesse. Il gip di Cremona, Guido Salvini, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Guido Camera per conto dell’ex presidente della Lega di serie B Andrea Abodi (oggi in corsa per la Lega di A). Secondo il giudice, infatti, la Lega è sia persona offesa sia soggetto danneggiato. “Si tratta — scrive nel provvedimento — di un interlocutore istituzionalmente legittimato a coordinare i molteplici interessi dei propri associati’’. E potrà quindi accedere a tutti gli atti non secretati dell’inchiesta.

Buu, autogol del sindaco L’assessore si dimette (Il Corriere della Sera)

“Voleva essere una difesa. E invece si è trasformata in un clamoroso autogol. Il sindaco di Corbetta, Antonio Balzarotti, 69 anni, voleva difendere il suo assessore Riccardo Grittini (foto), ventunenne leghista, studente in Università Cattolica, denunciato dalla polizia e sottoposto a Daspo per istigazione all’odio razziale dopo gli insulti a Boateng durante l’amichevole tra il Milan e la Pro Patria di Busto Arsizio giovedì scorso. Ma il tentativo di minimizzare ha peggiorato la situazione. «Non capisco perché se fare buu a un bianco non è reato, fare buu a un nero è reato» ha ribadito due volte il primo cittadino, ai microfoni del Tg regionale e al telefono con il Corriere. In un fuori onda registrato da Sky Tg24, invece, lo si è sentito chiedere ai suoi collaboratori: «Se uno fa buu a un negher è reato? Ma come fai a dire che lo faccio a un negher?».

Razzismo: linea dura, la Figc pronta a sospendere le partite (La Sicilia)

“Lo spettacolo non può e non deve più andare avanti. Non quando in campo scende anche il razzismo. La posta in gioco è troppo alta per non agire con fermezza, e la Federcalcio lo dice senza paura dopo il vertice al Viminale col Capo della Polizia, Antonio Manganelli. Fuori i razzisti dagli stadi e maggiore rigore per contrastare il fenomeno i due punti fermi espressi dal presidente federale, Giancarlo Abete, alla conclusione della riunione coi massimi dirigenti del Ministero dell’Interno. La sospensione definitiva dell’amichevole tra Milan e Pro Patria (sanzionata dal giudice sportivo di Lega Pro con una giornata da giocare a porte chiuse) per i cori partiti dalla curva dello stadio di Busto Arsizio nei confronti di Boateng e altri giocatori di colore del club rossonero potrebbe insomma verificarsi anche in Serie A.

Zamparini raddoppia «Non voglio retrocedere» (La Sicilia)

“Il n. 1 rosanero: «Sono convinto di non avere una cattiva squadra, ma ho chiesto a Gasperini di giocare male e vincere. Dossena? Il Napoli ce lo darà dopo la sfida diretta». Per l’attacco quattro obiettivi: due italiani (Bianchi e Calaiò) e due stranieri (Marica e Baros)

“Maurizio Zamparini raddoppia. Raddoppia il budget di mercato a disposizione di Pietro Lo Monaco. A Palermo si punta a trovare in fretta giocatori in grado di risollevare le sorti della squadra che ha conquistato sul campo meno punti di tutti in Serie A (senza la penalizzazione, il Siena avrebbe due lunghezze di vantaggio sui rosanero). «A Lo Monaco ho detto che raddoppierò il budget del mercato – ha rivelato il patron – non abbiamo una brutta squadra, manca la voglia di crederci». Zamparini è stato ieri a Palermo: di mattina allo stadio ha parlato a lungo con l’amministratore delegato delle tante trattive in essere, poi nel pomeriggio si è recato al Tenente Onorato per incontrare tecnico e giocatori. «Ho paura di retrocedere ma sono convinto che ne verremo fuori – ha detto il presidente del Palermo – Gasperini? E’ l’uomo giusto, gli ho chiesto di giocare male ma di vincere».

Daspo più duro e partite a rischio sospensione (Il Tempo)

“Razzismo È l’esito del vertice tra Abete eManganelli. Alla Pro Patria un turno a porte chiuse

“Rafforzare ilDaspoe sospendere lepartiteperfermareilrazzismonegli stadi: queste le decisioni scaturitedalvertice traMinisterodell’Interno e Federcalcio, convocato dopo l’esecrabile episodio avvenuto la scorsasettimanaaBustoArbiziodurante il test tra Pro Patria eMilan. Per i cori razzisti intonati da alcuni tifosi (per ora le forze dell’ordine nehannoindividuati sei, tracui l’assessore leghista del comune di Corbetta dimessosi dall’incarico) la Pro Patria dovrà disputare la prossima partita casalinga a porte chiuse, ma ilViminaleela Federcalciovogliono andare oltre la sanzione per trovare unasoluzione radicale al problema.


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