STAMPA/UD – “Rissa, cabala, pronostico ed addio”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

L’Udinese sferra l’assalto alla Champions (La Sicilia)

“Guidolin rispetta Montella: «Giovane e ricco di idee». E prepara un 3-5-2 equilibrato

“Vincente, soprattutto, l’idea di puntare su una linea difensiva a tre (Benatia-Danilo- Domizzi) senza però sacrificare all’esigenza di un migliore copertura la vocazione offensiva della squadra. Così, ecco Basta e Armero sulle linee esterne e, nel mezzo, gente del valore di Pinzi, Asamoah, Pereyra e dello stesso ex juventino Pazienza, pronta a innescare l’estro e la potenza di Totò Di Natale, sempre lui, ventidue gol e terzo posto nella classifica dei marcatori, bianconero per sempre. L’esame-Catania. Guidolin non ha mancato di riconoscere le grandi qualità del Catania e la bravura di Montella «tecnico giovane – ha detto – ma ricco di idee», non mancando di mettere in guardia i suoi giocatori: nella sfida dell’anno, e comunque nella sfida che vale una stagione, non sono ammessi errori di valutazione.

Udinese nervosa E’ quasi rissa Danilo-Pazienza (La Gazzetta dello Sport)

“Ieri, durante la partitella, Danilo e Pazienza dopo un contrasto di gioco sono quasi venuti alle mani: Guidolin li ha mandati anzitempo a fare la doccia. Per quanto riguarda la formazione da schierare al Massimino, Guidolin e orientato a confermare l’undici che mandato in campo nelle ultime tre gare che l’Udinese ha vinto, con Fabbrini trequartista e Pasquale preferito ad Armero. L’unico dubbio riguarda le condizioni di Pinzi

Verso Catania con grinta e nervi tesi Lite in allenamento tra Danilo e Pazienza (Tuttosport)

“Cresce lattesa in Friuli per la sfida decisiva dellUdinese al Catania. La corsa per il terzo posto, cioè la posizione che permette di accedere ai playoff di Champions League è a solo un punto e la squadra bianconera ha 20 combinazioni su 27 possibili, tenendo in considerazione tutti i risultati che scaturiranno anche da Lazio-Inter e Napoli-Siena. Ma a Udine non è possibile fare calcoli e giocare per limitare i danni. La storia recente della squadra di Guidolin ha dimostrato che riesce nelle imprese e nelle vittorie solo se gioca per ottenere il massimo della posta, impostando la gara e facendo tutto al massimo dellattenzione e della tensione. Tensione che cresce anche troppo, però, in un momento così delicato: ieri pomeriggio verso la fine dellallenamento cè stato un piccolo litigio tra Danilo e Pazienza. I due hanno discusso animatamente. Nessun problema, ha fatto sapere lUdinese, ma evidentemente la febbre per il terzo posto fa scattare qualche scintilla di troppo in un finale di stagione forse tanto inaspettato quanto affascinante.

L’Udinese deve battere la cabala (Il Gazzettino Veneto – Prima pagina)

“Arbitrerà De Marco. Con lui sconfitte ed episodi da moviola

“Roba da chiamare padre Damien: ci vorrebbe un esorcismo per liberarsi dalle paure che solleva la designazione di Andrea De Marco per Catania-Udinese. L’arbitro di Sestri Levante è un’autentica bestia nera per il club friulano.

Marino vota Udinese «Ha più motivazioni» (Il Gazzettino Veneto)

“Ad uno che segna ottanta gol in tre anni devi affidarti per forza Non credo smetterà può reggere ancora l’intensità del nostro calcio. I tre davanti sono molto veloci. Lodi regista a Udine era chiuso da D’Agostino Domenica al suo posto giocherà Almiron.

“Catania-Udinese è sempre stata la sua partita. Pasquale Marino l’ha vissuta prima sul fronte siciliano, poi su quello bianconero. E un domani potrebbe addirittura “rigiocarla” se è vero che, in caso di addio a Montella, il tecnico siciliano sarebbe il primo candidato del presidente Pulvirenti a raccoglierne l’eredità. Marino, mai come in questo caso lei farà il tifo per il pareggio… «Proprio così. Si affrontano le due squadre cui sono più affezionato e vorrei che finisse in gloria per entrambi. Certo, il Catania punta a superare ilmuro dei 50 punti (attualmente è a quota 48 ndr), ma l’obiettivo dell’Udinese è decisamente più importante, più prezioso». Pronostico? «Non mi sbilancio. A Catania è sempre dura per tutti e l’Udinese lo sa bene. Però, ripeto: arrivati a questo punto la differenza la devono fare lemotivazioni ». I siciliani ogni anno migliorano il risultato della stagione precedente. «Merito di una programmazione attenta e oculata e della costruzione di un centro sportivo che è tra i migliori a livello europeo: quattro campi, strutture di accoglienza per i calciatori. Anche questi particolari portano punti in classifica». La forza del Catania a livello tattico? «Ormai hanno una base, quella del 4-3-3, che usano da tempo. Certo, a volte si sono disposti anche con la difesa a tre, ma la squadra ha una identità bendefinita». Lodi,che a Udinenonriuscì a sfondare come regista basso, è esploso aCatania. «In Friuli aveva davanti gente del calibro di D’Agostino e Inter. Avrebbe avuto bisogno di giocare con continuità, opportunità che gli è stata data a Catania e che luihasfruttato».

Sale la tensione:Pazienza e Danilo litigano (Il Gazzettino Veneto)

Sono quasi venuti alle mani in campo. Pinzi l’unico dubbio dell’undici anti-Catania

“C’èun unico dubbio che impedisce ancora a Guidolin di disegnare la formazione con cui affrontare il Catania. Quel dubbio si chiama Giampiero Pinzi, ancheieri allenatosi a parte a causa dei postumi della contusione rimediata domenica al ginocchio sinistro. Ieri il mediano ha incrementato il carico di lavoro ritrovando il pallone e introducendo anche la corsa laterale tra i paletti, ma non avendo partecipato ancora alla seduta collettiva è giusto ritenere il “volante” di centrocampo un punto interrogativo. Lo ha fatto anche Guidolin, che in attesa di buone nuove (alla fine Pinzi dovrebbe farcela) ieri ha provato la soluzione alternativa portando Asamoah centrale con Abdi mezz’ala destra e con Battocchio mezz’ala sinistra.

Arbitra De Marco cabala da battere (Il Gazzettino Veneto)

“Con lui ko a Napoli e 0-0 a Cagliari, nel 2010-’11 stop a Lecce E a Catania l’ultima volta due espulsioni e due rigori negati

“Roba da chiamare padre Damien: ci vorrebbe un esorcismo per liberarsi dalle paure che solleva la designazione di Andrea De Marco per Catania- Udinese. L’arbitro di Sestri Levante, che il 21 di questomese festeggerà il 39º compleanno, è un’autentica bestia nera per il club friulano e Francesco Guidolin, tanto che sia l’Udinese, sia il tecnico di Castelfranco hanno un curriculum negativo con il direttore di gara della sezione di Chiavari. De Marco, che al Massimino sarà assistito da Giorgio Niccolai di Livorno e Giovanni Di Liberatore di Teramo (quarto uomo Romeo di Verona), ha incrociato i colori bianconeri del Friuli per 16 volte in campionato. Ebbene sotto la sua direzione si registrano ben sette sconfitte, a fronte di cinque vittorie e quattro pareggi. Ancora più pesante è il computo dei precedenti di Francesco Guidolin conDe Marco in “plancia di comando”: il Guido che è un tecnico vincente – considerando il rapporto tra risultati positivi e partite giocate – ha potuto gioire soltanto due volte in carriera: sei le sconfitte, tre i pareggi.

Totò e l’addio al calcio: «Dopo il campionato ne parlerò con Pozzo» (Il Gazzettino Veneto)

“Totò Di Natale il temporeggiatore. Chi si aspettava una secca marcia indietro del bomber bianconero dopo le frasi del post partita con il Genoa («dopo l’Europeo mollo tutto») è rimasto deluso. Ieri sera ai microfoni di Udinese Channel il capitano bianconero ha preso tempo. «In questo momento nella mia testa c’è solo la partita con il Catania – il pensiero di Totò -. Poi voglio riposare perchè sono davvero molto stanco. A bocce ferme prenderemo una decisione».Coni Pozzo, che lui considera comunque una seconda famiglia. «Ormai sono qui da nove anni, sono legato a patron Pozzo. All’Udinese ha dato sempre impegno e passione, se è contento lui, sono contento anche io». Il suo preparatore Paolo Artico assicura che può giocare ancora tre-quattro anni: «Vediamo. La testa e le gambe ci sono ancora, ma per mela cosa più importante è divertirsi ». Poi quasi si contraddice parlando di Muriel: «Speriamo ci possa dare una mano il prossimo anno»

DI NATALE PENSA SOLO AL CATANIA: UNA FINALE CHE VALE UN MONDIALE (Il quotidiano del FvG)

“IL BOMBER BIANCONERO HA SFIORATO IL TERZO TITOLO MARCATORI: «IBRA ANDAVA TROPPO FORTE» SUL FUTURO: «IL PRIMO OBIETTIVO È LA CHAMPIONS. GLI EUROPEI? SE ANDRÒ, DARÒ IL MASSIMO»

“«Siamo vicini a un obiettivo importante – ha detto ieri nel corso della trasmissione Udinese Tonight, alla quale ha partecipato con alcuni ragazzi della scuola calcio Ancona -, esattamente come un anno fa. Manca solo un punto per raggiungere il traguardo, speriamo di fare bene. Ci teniamo a conquistare un risultato positivo». La testa, le gambe e il cuore dei bianconeri sono tutti orientati verso l’impegno contro la formazione di Vincenzo Montella. «Ci siamo, mancano ormai tre giorni – sottolinea il capitano bianconero -. É una finale, è più importante questa gara che fare un Mondiale. Se la meritano il presidente, la squadra, la gente di Udine che ci ha sempre sostenuto. Speriamo di rientrare domenica notte in Friuli e di festeggiare tutti assieme». La soddisfazione sarebbe ancor più palpabile considerando che a inizio stagione nessuno si sarebbe immaginato di vedere l’Udinese lottare per un traguardo così importante. «Dopo le cessioni di Sanchez, Inler e Zapata – spiega il numero dieci -, tutti pensavano ai 40 punti. Adesso, invece, ci possiamo giocare la Champions, lasciandoci dietro squadre che hanno investito moltissimo». Dietro ai successi dell’Udinese c’è anche la mano di Guidolin: «É un grande allenatore, se andremo in Champions sarà per il merito di tutti».


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