CATANIA – Un’accusa grave, alla quale il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti aveva immediatamente fatto appello, con procedura d’urgenza, alla corte di giustizia federale. Ad una settimana circa dalla comunicazione, rimasta promemoria tra le notizie di testa del portale ufficiale del Catania, la pronuncia della Corte che: “dispone accertamenti istruttori sull’accaduto a cura della Procura Federale. SOSPENDE, nelle more, l’esecuzione della sanzione contestata. Salvo ogni profilo di merito. Manda alla Segreteria per la trasmissione degli atti”. 

Sottolinea il Catania: “Avendo ravvisato elementi di estrema fondatezza esposti nel ricorso dal legale del Calcio Catania Avvocato Edoardo Chiacchio, la Corte di Giustizia Federale ha ritenuto di sospendere ad ogni effetto qualsiasi sanzione a carico del Presidente Antonino Pulvirenti, revocando di fatto al momento l’inibizione inflittagli dal Giudice Sportivo. Sarà la Procura Federale a chiarire ogni aspetto della vicenda oggetto della decisione del Giudice Sportivo“.

Accadeva tutto nel corso della gara Juventus-Catania. Il giudice sportivo, su segnalazione da referto arbitrale disponeva: “INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA’ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 2 DICEMBRE 2013 […] per avere, durante l’intervallo, nel tentativo di accedere alla zona riservata agli spogliatoi, accompagnato da persone non munite di autorizzazione, colpito con una spinta una steward, che, conseguentemente, doveva ricorrere alle cure dei sanitari”. 

Il provvedimento, nonostante immediatamente appellato, veniva ripreso dal direttore generale della Juventus, Marotta. Nella polemica seguita all’intervento di Chiellini su Bergessio, costatato la rottura del perone e le accuse di ‘vigliaccheria ed impunità’ mosse da Pulvirenti al giocatore juventino, il dirigente bianconero affermava: “E’ una dinamica agonistica riconducibile ai fatti del campo e l’arbitro per questo l’ha soltanto ammonito. Di poco edificante c’è la spinta di Pulvirenti alla steward, per la quale è stato inibito”. 

Nei giorni seguenti il dispositivo, su alcuni giornali, si paventava anche l’ipotesi di querela avversa a Pulvirenti da parte della ‘steward’. Se alla sentenza interlocutoria della CGF seguiranno riscontri della procura il linea con la tesi difensiva del presidente del Catania, a ‘rischio querela’ sarebbero più le frasi sibilline del dirigente bianconero. Potrebbe risolversi tutto con delle scuse, in attesa dei riscontri che dovrà produrre la procura federale sul caso.