Casertana-Catania 3-2. La partita in pillole

Gianpaolo Barbera
  • Vigilia ricca di chiacchiere sul possibile passaggio di proprietà, che non ha favorito la concentrazione.
  • Solito, noioso, schieramento con 3 difensori centrali. Disordinato centrocampo a 4 e attacco di peso… in tutti i sensi.
  • I primi minuti raccontano di una Casertana spaventata e di un Catania non troppo consapevole e lucido.
  • Calapai e Biondi sulle due corsie sprecano troppo e commettono tanti errori sul piano tecnico. Dormienti.
  • Casertana in vantaggio grazie al non nuovo equivoco della difesa rossazzurra: nessun accorcia sul portatore di palla, che, in questo caso, pennella un bel cross e rende difficile la difesa della porta da parte di Calapai (il quale poteva però provare a ostacolare l’avversario).
  • Non capisco se per gelosia o per incapacità, ma sta di fatto che i compagni cercano meno di quello che potrebbero e dovrebbero fare con Piccolo, l’elemento di maggior valore tra gli etnei. Che, infatti, segna su uno dei pochi palloni servitogli da Sarao (gol di rara bellezza in C).
  • Il primo tempo ha raccontato di una partita da vincere, giocando però con lucidità e coraggio e quindi togliendo i meno lucidi e sbilanciandosi in avanti…
  • … ma Raffaele non cambia e aspetta di prendere due gol, prima di passare ad un più audace 4-2-4. Lasciando però in campo il povero Biondi, giocatore che rischia di bruciarsi, vista l’ennesima prestazione disastrosa.
  • Confente, fin qui positivo, la combina grossa sul vantaggio dei padroni di casa, rendendo attuale la necessità di tornare sul mercato per prendere un portiere degno di una squadra veramente ambiziosa.
  • L’occasione per riaprire presto la gara arriva su un comico, quanto evidente, fallo di mano avversario, ma Sarao è un tipo troppo sportivo: spocchioso, prende il pallone, calcia e sbaglia ancora (meglio quando gioca da centravanti generoso e di manovra, che tanto di bomber ha solo il giubbotto).
  • Reginaldo poco servito in campo, molto a tavola durante le feste, appare in forma… trasbordante!
  • Tonucci è un personaggio indecifrabile: fa almeno un miracolo in chiusura, pare avere il controllo di avversari e compagni. Poi si produce in giocate fuori luogo, oltreché inutili, e gesti plateali, che fanno inviperire la panchina. Si dia una regolata!
  • Dall’Oglio era già stanco, acciaccato e forse anche ammonito prima di scendere dal pullman. Inguardabile!
  • Manneh vera nota positiva: segna un altro gran gol a coronamento di un bel duetto con l’unico elemento che vede la giocata prima di avversari e compagni: il redivivo Piccolo!
  • Inutile a questo punto ribadire che ci vorrebbe più coraggio per provare a migliorare nel girone di ritorno questa, adesso mediocre, classifica. Raffaele ha dimostrato di non sentirci da questo orecchio e il dimesso pubblico catanese si accontenta di poco ormai…
  •  … ma Tacopina dovrebbe sbarcare a breve e molte teste potrebbero saltare!