Catania ai play off: vantaggi, pericoli e “pressioni” da imparare a gestire

Fonte: CalcioCatania.it
Giuseppe Rapisarda

Si dice che la classifica, alla fine, rispecchi i reali valori delle squadre. Compensando sbagli, torti e quant’altro. Probabilmente è vero. Appare meritata,non fosse altro per continuità di rendimento, la promozione diretta del Lecce. Di certo è meritato il secondo posto del Catania. I rossazzurri, nonostante la doppia sconfitta negli incontri diretti col Trapani, grazie al ko dei granata a Cosenza e alla vittoria sul Rende riagguantano la miglior posizione per entrare nella griglia degli spareggi promozione per la serie B.

Accedendo ai play off da seconda, il Catania scenderà in campo ai quarti di finali, col vantaggio di avere due risultati su tre a favore per accedere alle semifinali, oltre che la possibilità di giocare il ritorno al Massimino. Il 30 maggio e il 3 giugno saranno le date in cui si deciderà il cammino dei rossazzurri verso la serie B. Gli avversari, sono invece ancora da definire e arriveranno dai confronti che avranno inizio già l’11 maggio.

Una strada lastricata di insidie,impervia,ma dove tutti dovranno mettere parte di sée per raggiungere il traguardo. Il Catania,questa stagione pur nella brillantezza di una serie di dati positivi,ha fallito davanti al proprio pubblico tutte le partite che contavano davvero. Dal pari alla prima di campionato contro il misero Fondi, alla sconfitta contro la Sicula Leonzio, che ha permesso al Lecce di riprendere la vetta mai più persa. Passando per la lenta e incompleta rimonta sul Cosenza, la sconfitta contro Casertama, Juve Stabia e quella determinante contro il Trapani, che ha precluso la rincorsa fino in fondo al primo posto.

Tante delle squadre che al Massimino hanno sfruttato le debolezze del Catania, potrebbero ritrovare i rossazzurri nella sfida decisiva per la promozione in B. Pertanto nessun vantaggio derivante dal secondo posto potrà giovare se la squadra ripeterà gli stessi errori del campionato e addirittura non si preparerà adeguatamente a giocare in un Massimino che profumerà di serie A per intensità di tifo e numeri .Tutte componenti che ad oggi avrebbero, a dir di qualcuno, addirittura condizionato in negativo la testa dei rossazzurri.

Se è vero, bene ha fatto la società a chiedere ausilio di due mental coach proprio per non lasciare alcunché di intento. Anche se in passato, i giocatori riuscivano a compiere imprese anche più grandi, senza psicologi. È tempo di uomini veri,Catania rivuole la serie B, come invocato dalla curva Nord anche domenica contro il Rende. Come è nei sogni mai riposti di ciascuno tifoso. In bocca al lupo Catania!