Catania, bocciati alla prova di maturità. Inutili i play-off?

Fonte immagine: calciocatania.it
Giorgio Grasso

Il Catania fallisce la prova del nove e cade in casa del Catanzaro per 2-0. La sfida del Ceravolo, che compromette quasi matematicamente la corsa al quarto posto, riporta sulla terra le ambizioni di una squadra che, dopo le quattro vittorie consecutive, aveva iniziato a esaltarsi. Al di là dell’analisi squisitamente tattica o delle implicazioni di classifica la sconfitta contro i calabresi rimette in discussione le effettive qualità dell’undici rossazzurro in vista dei play-off.

Una sconfitta che ridimensiona tutti

Sul campo il Catania non ha sfigurato, almeno fino al vantaggio giallorosso. Gli uomini di Baldini si sono fatti apprezzare per l’atteggiamento propositivo e le buone trame di gioco. Va detto, però, che è mancato spesso e volentieri l’ultimo passaggio. Di chiare occasioni da rete, in effetti, se ne sono viste poche da una parte e dall’altra. Più che sul piano del gioco, dunque, la grande delusione arriva dalla mancanza di una reazione al gol subito. La rete dei padroni di casa, infatti, arriva da grandissima giocata individuale – il lancio di Martinelli – e indirizza la partita in modo netto. È mancata, in quel frangente, una vera e propria reazione all’episodio sfavorevole. Reazione che, al contrario, è stata furiosa contro il Potenza. L’impressione è che i rossazzurri si siano fatti colpire da una sorta di timore reverenziale nei confronti di una squadra, il Catanzaro, indubbiamente di spessore. Ne è la prova l’indicibile quantità di errori individuali commessi nei minuti subito successivi al vantaggio calabrese, culminati con il raddoppio di Baldassin che ha chiuso la gara.

Il Catania di questa stagione, escluso qualche exploit, ha perso tutte le occasioni più importanti per fare il salto di qualità. I risultati nei big match, Avellino a parte, e nel derby sono la spia più eclatante del fatto che, semplicemente, questa squadra non può ambire ad un piazzamento migliore dell’attuale quinto posto. Non c’è da incolpare, dunque, l’allenatore o i calciatori che vestono il rossazzurro. Semplicemente non si possono fare le nozze coi fichi secchi.

Tra i play-off e il closing, chiudere al meglio la stagione

Va da sé che il cammino degli etnei in questa stagione porti a pensare che la vittoria dei play-off sia al limite dell’utopico. Probabilmente è così, ma ciò non toglie che l’impegno va onorato. Un po’ perché il pallone è rotondo, un po’ perché non deve venire meno la proverbiale maglia sudata. Chiudere la stagione nel migliore dei modi possibili, inoltre, può e deve essere un segnale di rilancio per una piazza che, viste le ultime novità relative al closing della trattativa SIGI-Tacopina, inizia ad intravedere una luce in fondo al tunnel. Riportare in alto il Catania deve prescindere anche e soprattutto da un cambio di mentalità, e un percorso convincente ai play-off può essere un buon modo per cominciare.

Segui MondoCatania.com sui nostri canali social.