Catania-Cavese 1-1. La partita in pillole

Gianpaolo Barbera
♦ Partita apparentemente facile e avversario che appare alla portata per una vittoria agevole, ma… poi bisogna metterci testa, attributi ed evitare inutili tatticismi e deleteri integralismi
♦ Campo ancora orribile, veramente penalizzante per lo spettacolo, ancor più davanti a limitati interpreti. Non si riesce a decidere cosa sia peggio tra il taglio di capelli di Tonucci e il manto erboso
♦ Soliti 5 difensori dietro, solito attacco pesante e male assortito. Novità forzate a centrocampo, con Biondi e Piovanello a completare il trio insieme a Nana Welbeck
♦ Nella noia assoluta, ci pensa lo sfortunato estremo difensore avversario a compiere una papera colossale. Pecorino esulta, i tifosi del Catania ridono
♦ Praticamente non succede nulla per minuti e per non addormentarsi servono alcuni caffè
♦ Tonucci in giornata storta, permette il cross che porta al gol del pareggio di Russotto. Nell’occasione anche Zanchi dorme, mancando la chiusura sul secondo palo, mentre i terzini pascolavano a centrocampo
♦ Il Catania perde pezzi e credibilità: Claiton infortunato e questa è solo sfortuna. Poi, però, i rossazzurri si fanno male da soli: prima viene espulso Welbeck, che cerca di riparare ad uno scellerato fallo laterale di un compagno. Quindi viene cacciato anche il nervoso Tonucci, stranamente non per la pettinatura, ma per uno stupido fallo di reazione
♦ Il finale è un inno alla confusione e all’anti-calcio, francamente difficile da digerire anche per stomaci forti
♦ Urge un netto cambio di mentalità nell’approccio a certe partite, per evitare prestazioni così disarmanti e risultati così avvilenti, al cospetto di avversari ampiamente battibili