Inizia l’era americana e si sente un profumo nuovo nell’aria: ora il Catania può sognare in grande!
Avversario “antipatico” e di tutto rispetto, da affrontare con equilibrio
Modulo, manco a dirlo, con i tre dietro, ma anche con tre veri “offensivi” davanti, due ruba-palloni in mezzo e due fluidificanti dai polmoni capienti
Sales e Russotto esordiscono con personalità
Azione del primo gol caratterizzata da una bella geometria e impreziosita dalla meravigliosa girata di tacco di Sarao: gol di rabbia di Dall’Oglio, che finalmente dà segni di vita
Il Foggia non ci sta e preme, ma il Catania sembra reggere l’urto e anzi, a momenti trova il doppio vantaggio
I pugliesi, inaspettatamente, pescano il jolly nel recupero del primo tempo, grazie all’elemento più scorbutico, Dell’Agnello. Tonucci dorme…
Nella ripresa il Catania parte forte e va subito a riprendersi ciò che è suo: Piccolo dimostra di valere tanto, anche dentro l’area, dove il suo sinistro diventa letale. Splendido il suggerimento in profondità del galvanizzato Russotto
Le squadre si scambiano qualche colpo, ma nessuna delle due va al tappeto; il Catania vince ai punti, tirando fuori tutte le proprie armi e stringendo la cinghia
In futuro servirà giocare sempre con coraggio con squadre più chiuse del Foggia di oggi, a costo di rinunciare all’equilibrio che invece in questa partita è stato necessario e prezioso
Tutti promossi, anche i vip in tribuna, che esplodono come i bicipiti di Joe Tacopina dopo una serie ai manubri.
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