Catania, il 3-4-3 per “offendere”, il 3-5-2 per contenere

Giorgio Grasso

Moduli diversi, stesso risultato

Che Raffaele prima o poi sarebbe passato al 3-4-3 era un segreto di Pulcinella. Il tecnico di Barcellona Pozzo di Gotto fa di questo modulo un punto fermo da sempre, e gli arrivi di giocatori come Emmausso e Piovanello facevano presagire un passaggio al tridente. Non ci si aspettava, però, un cambio di modulo così immediato, con i nuovi arrivati ancora freschi di trasferimento. Una sorpresa tutto sommato gradevole, se si guarda all’approccio della squadra col nuovo schieramento durante la partita di ieri. Il Catania, infatti, ha giocato almeno per un tempo con il 3-4-3, dimostrando come nelle idee del mister il modulo principale degli etnei fosse fin da subito questo. Già dai primi minuti, infatti, i rossazzurri hanno imposto un gioco verticale, sviluppandolo su tutta la larghezza del campo, con continue sovrapposizioni tra gli esterni di centrocampo e le ali. Emmausso e Biondi, a turno, hanno avuto il compito di svariare nella trequarti per scompigliare la difesa stabiese, in modo da favorire l’inserimento di Zanchi e Albertini: i cross dalle fasce saranno sicuramente un punto di forza del Catania. Densità sulle fasce e gioco verticale: ecco il 3-4-3 di Raffaele.

All’inizio della ripresa, con il prezioso vantaggio da difendere, Raffaele è ritornato sul 3-5-2 delle prime gare. L’ago della bilancio è stato Biondi, prezioso jolly che è andato a scalare a centrocampo. Emmauso, nel frattempo calato di tono – ma c’era da aspettarselo visto che si allena da poco con gli etnei – ha affiancato più da vicino Sarao. L’idea di Raffaele sembra chiara: nelle situazioni di vantaggio il Catania si troverà spesso a subire l’arrembaggio degli avversari. Il modulo a due punte, allora, può diventare l’ideale per coprire il centrocampo e ripartire in contropiede. Magari sfruttando la freschezza dei nuovi entrati, come è successo ieri con l’ingresso di Reginaldo. Il 3-4-3 per costruire, il 3-5-2 per speculare e ripartire, il quadro è chiaro.

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