Catania, quinto o nono cosa cambia? Ecco avversari e insidie dei playoff

Alessandro Zappalà

Sette gare per conquistare la serie B. È il lungo cammino play off che il Catania dovrebbe affrontare se il campionato di Lega Pro si concludesse oggi. Un percorso che, se non pare riducibile in lunghezza, potrebbe essere reso meglio praticabile qualora i rossazzurri riuscissero a migliorare la loro attuale situazione in classifica. Questa la ragione che spinge la società – sfumata anche per via della penalizzazione l’ipotesi di potere ambire alla testa del girone – a fissare il quinto posto come obiettivo finale della stagione.

Se il campionato di Lega Pro finisse ora, il Catania, nono in classifica nel girone C, disputerebbe i play-off in posizione svantaggiata rispetto alle altre squadre partecipanti. Infatti giocherebbe subito contro la quarta in classifica, il Foggia. Per di più i calciatori di Rigoli affronterebbero i pugliesi lontano dal Massimino (dove sono riusciti a imporsi finora solo una volta, a Cosenza), giocandosi il passaggio del turno in gara unica e con la vittoria unico risultato disponibilie. Se alla fine dei 90′ regolamentari la sfida dovesse concludersi in pareggio, ad accedere alla seconda fase sarebbero i padroni di casa. Questo in ragione del miglior posizionamento in classifica.

Qualora gli etnei arrivassero quinti, invece, come da programma stabilito dall’addì Pietro Lo Monaco e come direbbe oggi la classifica senza punti di penalizzazione, dovrebbero affrontare in gara unica, al Massimino e col favore di due risultati utili su tre, l’ottava del girone C ovvero una tra Fidelis Andria e Fondi (oggi a pari punti). Due squadre ostica contro le quali i rossazzurri hanno sempre pareggiato, in campionato. Nell’eventualità che il Catania dovesse riuscire a superare il primo ostacolo, a prescindere che lo faccia partendo dalla nona o dalla quinta posizione, il cammino verso la serie B sarebbe comunque ancora lungo.

Ritornando all’ipotesi “Catania nono in classifica”, superato il Foggia la squadra di Rigoli dovrebbe in questa fase confrontarsi con la vincente tra la terza e la decima del girone A, che adesso sono rispettivamente Livorno e una tra Siena e Como (a pari punti). In questa tornata si gioca al meglio dei 180 minuti, in gare di andata e ritorno la cui successione sarà stabilita da apposito sorteggio. Nell’ipotesi di “Catania quinto in classifica”, invece, superato lo scoglio Fidelis Andria o Fondi, i rossazzurri si troverebbero davanti alla seconda classificata del girone A, che oggi risulta essere la Cremonese.

A ottenere il biglietto per la Final Eight sarà la squadra che avrà ottenuto il miglior punteggio nei due incontri. In caso di parità, al termine della gara di ritorno, si terrà conto della differenza reti. Se anche questo parametro si rivelasse alla pari saranno disputati due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno, e se la parità non dovesse essere risolta si procederà coi calci di rigore. Le fasi finali saranno suddivise in tre turni: quarti di finale, semifinale e finale. Le otto squadre finaliste saranno inserite in un tabellone e accoppiate tra loro tramite sorteggio. Da qui in avanti, non conterà più il posizionamento nella classifica del campionato.

quarti di finale si giocheranno in gara doppia, con le stesse modalità e con gli stessi criteri delle gare svolte nella seconda fase. Le regole cambieranno a partire dalle semifinali. Saranno disputate infatte in gara unica e in campo neutro, individuato dalla Lega Pro. In caso di parità al termine dei 90′ sono previsti due tempi supplementari da 15′ e, perdurando l’equilibrio, i calci di rigore. Stesse regole per la finale che determinerà la sola squadra, tra le 28 concorrenti, che alla fine del lunghissimo torneo post-campionato otterrà la promozione in serie B insieme alle prime classificate dei tre gironi di Lega Pro.