Catania: salvezza con umiliazione, ci pensa il Cosenza

Giuseppe Rapisarda

Settima sconfitta in nove gare e una quasi matematica salvezza che arriva non grazie a meriti propri ma a quelli del Cosenza, che batte l’Akragas. Incassato il 3-0 dal Monopoli, i rossazzurri si sono ritrovati infatti molto prossimi a essere risucchiati in zona play out. A metterli al sicuro dal pericolo di retrocedere in serie D, corso già la passata stagione, è stato il risultato del posticipo.

Pareva difficile, ma i rossazzurri sono riusciti a oltrepassare i limiti di ogni peggiore immaginazione e incubo. Non solo si schiantano contro il Monopoli, che non vinceva in casa dal dicembre scorso. Ma devono pure dire grazie al Cosenza per aver scongiurato il rischio di finire la stagione coi play out. Numeri impietosi che condannano i rossazzurri al fallimento sportivo totale – non solo come squadra, sia chiaro – consegnando questa stagione alle vergogne più nere del calcio catanese.

A 43 punti – dismesse le ambizioni play off, anche se la quota spareggi dista appena due punti – la notizia è il raggiungimento della virtuale salvezza. Ma bisogna fare i conti con la calcolatrice per ottenere il risultato che vale la permanenza del Catania in Lega pro. Una scena che racconta, molto bene, questa stagione. E non c’è davvero nulla di cui rallegrarsi. Atteso l’ultimo incontro tra il Monopoli (oggi a 40) e l’Akragas che occupa posto scomodo per andare ai play out, nella combinazione possibile dei risultati un arrivo a pari punti col Monopoli vedrebbe avere la meglio dei rossazzurri in vantaggio di 14 gol nella differenza reti che conta a parità di risultati conseguiti in campo nei confronti diretti.

Quattordici gol non sembrano una misura colmabile neanche accreditando il peggio possibile a questa armata Brancaleone, costruita male e gestita ancor peggio durante la stagione. Intanto Messina e Reggina, vincenti, avvicinano il Catania ad appena uno e due punti di distacco. Foggia in B e Taranto sconfitto nel confronto diretto, che si ritrova con un piede in D. Per il resto griglie play confermate con una lotta per il terzo posto aperta tra Matera e Siracusa. Gli aretusei, domenica prossima, vestiranno l’insolito ruolo di favoriti di scena al Massimino. Troveranno una squadra che a Monopoli è apparsa liquefatta nella testa e nel gambe. In più giocheranno in uno stadio silenzioso. Questi sono i frutti raccolti da chi ha seminato in questa annata. Amen.