Catania-Virtus Francavilla: la partita in pillole

Fonte immagine: sport.lasiciliaweb.it
Gianpaolo Barbera
  • Francavilla squadra pericolosa, ma da battere assolutamente.
  • Modulo solito, 3-4-3. Formazione consolidata e idee chiare per tutti: lottare compatti su ogni pallone e sfruttare gli errori dell’avversario.
  • Unica nota tattica che desta curiosità è la posizione ibrida di Golfo, libero di muoversi tra la trequarti offensiva e la fascia sinistra d’attacco.
  • Centrali difensivi ormai affiatatissimi, con Giosa che giganteggia e due braccetti pronti a mordere come dobermann le caviglie degli avversari.
  • Molti errori tecnici e prima frazione che scivola via senza particolari emozioni e all’insegna della prudenza.
  • Albertini fa rimpiangere Calapai: brutta partita la sua.
  • Zanchi, già malconcio, prova a tenere duro ma poi deve lasciare il posto a Pinto, in evidente ritardo di condizione.
  • Reginaldo pesante e goffo, evidenzia ancora grossi limiti atletici.
  • Entra JD, Jacopo Dall’Oglio, il grimaldello che sa spesso aprire le difese avversarie, da buon incursore. Inaspettata la sua rinascita.
  • Raffaele dosa bene le forze dei suoi ragazzi e ne conosce pregi, difetti e autonomia. Il tecnico passa con disinvoltura dal 3-4-3 al 3-5-2 per poi tornare al 3-4-3.
  • È proprio Golfo ad approfittare di uno svarione degli ospiti per incunearsi in area e procurarsi il rigore.
  • Trasformazione del già celebrato JD, uomo senza paura.
  • Il Catania difende basso con qualche patema, ma riesce nell’obiettivo di portare a casa i tre punti.
  • Welbeck si produce in un’altra prestazione da 8 in pagella.
  • Resta insoddisfatta la curiosità di vedere la squadra partire con un approccio più aggressivo, o almeno essere capace di sbilanciarsi con coraggio in avanti nel momento di stallo, soprattutto in casa e soprattutto con avversari alla portata…
  •  … ma finché si vince… va tutto bene!

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