- Francavilla squadra pericolosa, ma da battere assolutamente.
- Modulo solito, 3-4-3. Formazione consolidata e idee chiare per tutti: lottare compatti su ogni pallone e sfruttare gli errori dell’avversario.
- Unica nota tattica che desta curiosità è la posizione ibrida di Golfo, libero di muoversi tra la trequarti offensiva e la fascia sinistra d’attacco.
- Centrali difensivi ormai affiatatissimi, con Giosa che giganteggia e due braccetti pronti a mordere come dobermann le caviglie degli avversari.
- Molti errori tecnici e prima frazione che scivola via senza particolari emozioni e all’insegna della prudenza.
- Albertini fa rimpiangere Calapai: brutta partita la sua.
- Zanchi, già malconcio, prova a tenere duro ma poi deve lasciare il posto a Pinto, in evidente ritardo di condizione.
- Reginaldo pesante e goffo, evidenzia ancora grossi limiti atletici.
- Entra JD, Jacopo Dall’Oglio, il grimaldello che sa spesso aprire le difese avversarie, da buon incursore. Inaspettata la sua rinascita.
- Raffaele dosa bene le forze dei suoi ragazzi e ne conosce pregi, difetti e autonomia. Il tecnico passa con disinvoltura dal 3-4-3 al 3-5-2 per poi tornare al 3-4-3.
- È proprio Golfo ad approfittare di uno svarione degli ospiti per incunearsi in area e procurarsi il rigore.
- Trasformazione del già celebrato JD, uomo senza paura.
- Il Catania difende basso con qualche patema, ma riesce nell’obiettivo di portare a casa i tre punti.
- Welbeck si produce in un’altra prestazione da 8 in pagella.
- Resta insoddisfatta la curiosità di vedere la squadra partire con un approccio più aggressivo, o almeno essere capace di sbilanciarsi con coraggio in avanti nel momento di stallo, soprattutto in casa e soprattutto con avversari alla portata…
- … ma finché si vince… va tutto bene!
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