Cordata Luca: L’incontro per sapere a che prezzo Pulvirenti vende il Catania

Marco Di Mauro

A quanto è in vendita il Calcio Catania senza Torre del Grifo? E col centro sportivo nel pacchetto, invece? Una cordata di imprenditori catanesi ha dichiarato oggi il proprio interesse ad acquistare il club e chiesto un incontro ufficiale, con i rappresentanti dell’attuale dirigenza, che avrà come primo punto all’ordine del giorno ottenere risposta a queste domande.

Le condizioni di vendita fissate da Antonino Pulvirenti, patron del club, non sono mai state comunicate né agli aspiranti compratori – che si sono fatti vivi alla spicciolata -, né tanto meno alla piazza. Ciò ha alimentato, in parte dell’opinione pubblica interessata alla vicenda, dei dubbi sulla reale intenzione della proprietà di cedere davvero le quote. Per quanto l’attuale dirigenza, affidata a Davide Franco, abbia più volte ribadito la propria disponibilità a valutare ogni offerta.
Al di là dei dubbi e delle rassicurazioni – che arrivano da un lato o dall’altro – solo il confronto tra le cifre pretese dal club e quelle stimate da consulenti ed esperti potrà dare certezze. Stabilendo se l’evidente difficoltà di vedere il Calcio Catania sia determinata dal prezzo eccessivo fatto da chi sostiene di volere vendere o dalle disponibilità economiche insufficienti di chi sostiene di volere comprare. Oppure che sia il mercato a rendere il comprare tanto complicato quanto il vendere.

Un primo passo in questa direzione è stato fatto da Claudio Luca. È l’amministratore unico di una ditta impegnata – con successo – nel business legato al pistacchio di Bronte. E che pure nel corso di questa stagione ha sostenuto, come sponsor, il Calcio Catania. Adesso, alla testa di una cordata di imprenditori e attraverso un noto studio di consulenze catanese, Luca ha chiesto pubblicamente un incontro con i legali della società per avviare la cessione.
Per passare dalle buone intenzioni ai fatti concreti i numeri dovranno prendere il posto che finora hanno avuto le parole. Una volta comunicato il prezzo del pacchetto di vendita, con e senza Torre del Grifo, la cordata valuterà se procedere alla formulazione di un’offerta, per una o entrambe le alternative. Intanto resta in attesa della risposta alla richiesta di incontro scritta mercoledì e inviata allo studio legale Abramo lunedì, accompagnata da una nota per la stampa.

Secondo quanto sostenuto dalla società, finora, non era mai stata avviata alcuna trattativa: né con la cordata imbastita dal sindaco Enzo Bianco, né con gli svizzeri, gli argentini, i messicani che erano stati accostati dal club. Segreto sarebbe quindi rimasto il prezzo di vendita, che non sarebbe comunque possibile divulgare al pubblico. Almeno stando al patto di riservatezza che, insieme alle credenziali bancarie, è una delle condizioni preliminari fissate dal Catania.
Di recente alcuni esperti hanno stimato in 10 milioni di euro un prezzo ragionevole. Una volta pubblicato il bilancio della società, è stata avanzata l’ipotesi che sarebbe stato accettabile anche solo trovare un acquirente disposto ad accollarsi tutti i debiti. Ma resta il nodo Torre del Grifo, già pagato per 20 milioni circa e con più di 23 ancora da pagare. Per facilitare la vendita, la nuova dirigenza ha detto di stare studiando un modo per scorporare il centro sportivo dal pacchetto.