Pulvirenti: «Catania in vendita. Sarà un rinnovamento totale»

Veronica Celi

MASCALUCIA (CT) – Risale al 13 ottobre 2014 l’ultima conferenza stampa. A circa un mese fa, invece, le dimissioni dalla carica di presidente del Calcio Catania. Antonino Pulvirenti, accusato dalla Procura di corruzione e combine nell’ambito dell’inchiesta “I treni del gol”, rompe il silenzio e torna a parlare a giornalisti e operatori dell’informazione. Ecco le sue dichiarazioni:

Cessione società

«La società è ufficialmente in vendita.  L’appuntamento con chi fosse interessato a trattare la cessione del Calcio Catania era stato fissato per oggi pomeriggio, ma vista la coincidenza con la conferenza stampa, è stato spostato a giovedì, anche se io ero disponibile già da martedì mattina. So che arriveranno delle persone che rappresenteranno una cordata di imprenditori. Li riceverò alle 10 a Torre del Grifo. L’incontro sarà trasmesso in streaming. E’ una questione pubblica, che riguarda tutta la città, quindi è giusto che si assista alla trattativa.

Caso “Treni del gol”

«Il meccanismo di cui si parla consiste nel versare una certa somma per ottenere un determinato risultato. Le intercettazioni danno spazio a molti dubbi. Al momento posso dire di non aver visto una partita in cui il Catania sia stato aiutato da questo tipo di sistema. Addirittura dalla lettura di alcune carte è evidente che, nel caso di due gare, io stesso sia stato truffato.

Cosentino

«Cosentino diventa amministratore delegato del Catania, e quindi dirigente, alla fine del campionato di Serie A, non prima. Non mi piace scaricare la colpa sugli altri. Se non è stato all’altezza della situazione, la responsabilità è mia, non sua, perché evidentemente sono stato io a non fornirgli le condizioni adatte per lavorare bene. Magari da un’altra parte farà meglio.

Torre del Grifo

«Non sono io a decidere se togliere Torre del Grifo o no. Questo è il Catania, che oggi ha un patrimonio netto di 30 milioni di euro. E’ la realtà, non è complicato. Le rate del centro sportivo sono state pagate tutte, non ci sono arretrati.

Truffa

«Che sono stato truffato non lo dico io, lo dicono le carte. Le due partite pagate sono Varese e Trapani, match sui quali ho grossissimi dubbi. Finora non ho visto riscontri, ma mi pare che non ci sia alcun coinvolgimento di giocatori.

Prossima stagione

«A breve inizierà il ritiro. La struttura ha già un amministratore unico, Carmelo Milazzo, un direttore generale, un direttore sportivo, un allenatore. Non sono stati ancora ufficializzati, ma credo che sarà fatto.

Proprietà

«Il Catania uscirà indenne da questo momento. Melior de cinere surgo: anche stavolta sarà così, ma non vedo entusiasmo. Comprai la società e lo feci a scatola chiusa perché avevo passione. Non avrei dovuto cedere a Delli Carri e alla sua proposta di sistemare alcune partite. Sono stato truffato dall’ex direttore sportivo, almeno per quanto riguarda Ternana e Latina. Ho sbagliato perché innamorato dei colori e della maglia. Nel caso in cui restasse questa proprietà, sarà tutto rinnovato e ricostruito, e lo faremo per bene. Sarà un ringiovanimento e un azzeramento totale, sia con me che senza di me.

Caso Windjet

«Il caso Windjet non ha influito sul Catania. Negli ultimi due anni ho investito 45 milioni sulla società rossazzurra, ed è sempre stata in salute.

Minacce e indagini

«Ho sbagliato in tutto ciò che ho fatto. Ero stato minacciato di morte, ero sotto pressione. Non sapevo di essere intercettato. Mi spetta la radiazione? Forse è una pena eccessiva.

Tifosi

«Per ciò che concerne le minacce, ho fatto nomi e cognomi di alcuni personaggi, ma non ho mai accusato la tifoseria.

Stadio

“Il progetto è già stato annunciato. Potremmo occuparcene noi o chi verrà. La struttura sarà costruita con materiali ecosostenibili. Sono molte le persone che da più di un anno lavorano a questo.

Lo Monaco

«Lo Monaco? Nessun incontro e nessuna riappacificazione