Gaucci: «Catania, via i dissapori e tutti uniti per l’obiettivo serie B»

Fabio Di Stefano

I tifosi

Il pubblico, così decisivo ai suoi tempi, vive un momento di quasi rassegnazione. I tifosi sono esasperati per i risultati degli ultimi anni e dopo tante prove fallite non credono più nella loro squadra.

«Comprendo bene lo stato d’animo della tifoseria, ma adesso bisogna guardare avanti. Anche se i tifosi sono contrariati per il campionato disputato dai propri beniamini, credo che basterà poco per riaccendere la loro passione. I giocatori dovranno rispondere lottando con tutte le forze disponibili, poi basterà il primo gol per far scattare la scintilla. Sono sicuro che il pubblico si stringerà attorno alla propria squadra».

A proposito di legame tra squadra e tifoseria, prima dei playoff lei portò la squadra in mezzo alla gente. Trova che servì a compattare ancora di più l’ambiente?

«Non so quanto quella mossa risultò decisiva, ma sicuramente la scelta di portarli nel cuore della città infuse nei ragazzi una carica particolare. So che i giocatori sono stati fischiati sino all’ultima gara, ma trovo che un’iniziativa del genere, per quanto possa sembrare inopportuna, potrebbe dare loro maggiore consapevolezza sull’importanza dell’obiettivo per la gente di Catania».

Anche voi subiste delle contestazioni durante la stagione, soprattutto nelle ultime gare.

«Dopo aver perso la possibilità di arrivare primi, perdemmo pure il secondo posto a favore del Taranto e la gente fece un po’ di casino. Pure io mi feci sentire col gruppo. È ovvio che quando arrivano le partite che contano bisogna mettere tutto da parte e schierarsi tutti dalla stessa direzione. Sono certo che accadrà anche adesso e il Catania farà dei grandi playoff. Anzi, dico “faremo”, perché mi sento ancora uno di voi».