Giornata rossazzurra 9 anni dopo: storia di vittorie, pareggi, arbitri sensibili

Redazione

di Giuseppe Frisoli

Tra le parole più usate a Catania in questi giorni ne vanno cerchiate due che ne fanno una: “Giornata Rosazzurra“. La partita di campionato per la quale tutti, abbonati compresi, devono pagare il biglietto. C’è chi ne parla pensando solo all’occasione che riserva per la squadra: battere il Trapani e portarsi a un punto dal Lecce, a due gare dalla fine del campionato. C’è chi invece, soprattutto tra gli abbonati, non digerisce questa iniziativa né nei modi né nel nome. Ci vede una festa solo per le casse del club, per di più organizzata senza riguardi verso chi a scatola chiusa ha dato fiducia alla società e sottoscritto l’abbonamento.

Introdotta con l’arrivo a Catania di Pietro Lo Monaco, da direttore generale, ogni volta che è stata indetta, più o meno le reazioni della piazza rossazzurra sono state uguali a quelle registrate anche in questo aprile, che ne segna il ritorno dopo nove anni (e due categorie) di distanza. Ma in fondo, la giornata rossazzurra, porta bene o porta male? Non resta che ripercorrerle tutt’e cinque.

La prima viene indetta per il 13 febbraio del 2005. Il Catania, allenato da Sonetti (che ha preso il posto di Costantini, a stagione in corso) gioca in B e contro il Torino di Ezio Rossi, una delle formazioni favorite per il salto di categoria nonché la più blasonata tra tutte le avversarie del torneo. I rossazzurri affrontano la sfida con una formazione ampiamente rimaneggiata, in cui il centrocampista Serafini viene adattato a prima punta. Di Contro, il Torino schiera in attacco Quagliarella e Marazzina. A decidere il risultato è un gol su palla inattiva. E a gioire è il pubblico del Massimino. Al 56esimo la punizione dal limite di Thomas Manfredini, terzino sinistro, sorprende il portiere granata Berti. Una doppia soddisfazione per chi ricorda i trascorsi rosanero del portiere avversario. Il Catania non vinceva in casa dal 17 settembre 2004, 1-0 contro il Vicenza. Terminò la stagione mancando il salto di categoria.

Seconda edizione il 6 Marzo 2006 (posticipo del lunedì), giorno della partita di ritorno Catania-Mantova. All’andata i rossazzurri avevano beccato una scoppola sonora in Lombardia: 3-0 col Mantova capolista a nove punti dai rossazzurri. Una scoppola tale, contro un’avversaria diretta per la promozione, che aveva spinto Pasquale Marino a rassegnare le dimissioni, rigettate dalla società. Una coreografia spettacolare (la Nord illuminata da migliaia di fiaccole, sovrastanti lo striscione «M’illumino d’immenso», accoglie i rossazzurri al Massimino. La partita termina col riscatto, considerato il risultato finale di 3-0 per i rossazzurri trascinati dalla tripletta di un incontenibile Mascara. Lo stesso che all’andata era stato espulso, prima della terza rete dei padroni di casa. Per il Catania fu la vittoria che permise di scavalcare l’Atalanta e conquistare la testa della classifica della serie B.

Niente giornata rossazzurra nella stagione successiva, col Catania nuovamente in A. Per quanto accaduto il 2 febbraio, i rossazzurri sono costretti a giocare l’intero girone di ritorno peregrinando per tutta la penisola tra stadi deserti (causa squalifica del campo e obbligo di porte chiuse) e contestazioni di rito da parte dei tifosi avversari.

La Giornata rossazzurra torna nel campionato 2007-2008. È l’anticipo della 18^ giornata quando la Juventus dopo 23 anni d’assenza (e la retrocessione in B per lo scandalo Calciopoli) torna a calcare il greeen del Massimino. Risultato finale 1-1. Gran gol di Spinesi e rigore concesso al 91° dal ‘sensibile’ Rocchi, su Del Piero, realizzato da Del Piero stesso.

Si replica la stagione seguente, 2008-2009. Domenica 8 Febbraio 23^ Giornata, c’è ancora la Juventus di scena al Massimino. Da ricordare l’enorme striscione esposto in curva sud, di contestazione proprio verso l’iniziativa del club. Risultato finale 1-2 con erroraccio di Terlizzi e gol vittoria di Poulsen. Momentaneo pareggio firmato da Morimoto. Anche qui ritorna in auge la ‘sensibilità’ dell’arbitro che non ravvisa un palese fallo di mano di Molinaro in piena aria bianconera e non concede il tiro dagli 11 metri che i rossazzurri avrebbero potuto trasformare nel 2-2.

Nella stagione 2009-2010 le proteste degli abbonati vengono prese in considerazione dalla società, che abolirà la giornata rossazzurra aumentando però il prezzo dell’abbonamento dell’equivalente di una gara di massima fascia.
Di giornata rossazzurra non se ne sentirà più parlare fino all’inizio della stagione 2016-2017, per intenderci la stagione del ”Lo Monaco 2.0” indetta a inizio campionato (doveva essere l’ultima gara interna della stagione, contro il Siracusa dell’ex Sottil) e poi abolita qualche giorno prima della stessa. Considerata la penuria di spettatori e la delusione per una stagione al di sotto delle aspettative.

Che sia giusto farla oppure no, non sta a me dirlo, posso soltanto dire che: quando lo ‘spettacolo’ è di qualità, aldilà del prezzo lo si compra volentieri, ecco quest’anno è così, che lo si voglia o no il Catania è ancora in corsa per il massimo obbiettivo quindi perchè non non crederci fino alla fine e partecipare?

Partite interne del Catania in cui è stata indetta la ”Giornata Rossazzurra”

CATANIA-TORINO 1-0 2004-05
CATANIA-MANTOVA  3-0  2005-2006
CATANIA-JUVENTUS 1-1  2007-2008*
CATANIA-JUVENTUS 1-2  2008-2009**
CATANIA-SIRACUSA 3-1  2016-2017 ***
CATANIA-TRAPANI       2017-2018**

*Prezzo scontato per gli abbonati e possibilità di acquistare a prezzi stracciati i tagliandi per il match di ritorno degli ottavi di Coppa Italia contro il Milan che si sarebbe giocato 4 giorni dopo sempre al Massimino
**All’abbonato viene concessa soltanto la possibilità di conservare il proprio posto abituale.
*** Indetta ad inizio campionato e poi eliminata