I pitagorici del Crotone e l’amicizia con i catanesi

Ettore Attanasio

Eccoci di fronte ad un’altra trasferta: Crotone. Terzo appuntamento esterno del campionato. Conosciamo meglio gli avversari del Catania.

Storia
Il calcio nasce a Crotone nel 1923, la prima società calcistica è la S.S Crotona. I colori del Crotone sono il rosso e il blu, gli stessi della città. Lo stemma è formato dalla clessidra (in onore di Pitagora che nella città calabra fondò la Scuola Pitagorica) e da due squali. I soprannomi della squadra sono difatti: “pitagorici” e/o “squali”. Le prime partite della squadra venivano disputate nel campo in terra battuta della Marinella, nel lungomare della città, e i giocatori erano quasi tutti del luogo. Durante gli anni ’20 e ’30 la società ha cambiato diverse denominazioni, da Società Sportiva Milone, in onore di un grandissimo atleta crotoniate che dominò i primi giochi olimpici in Magna Grecia, a Società Fascista Crotone e Unione Sportiva Crotone. Fino ala fine degli anni ’70 il Crotone stazionò tra la IV^ serie e la serie C. Nel 1979 fallì e si iscrisse al Campionato di I^categoria con il nome di A.S.Crotone. Quelli tra il ’70 e il ’90 furono anni davvero bui per il calcio crotonese. Nel 1991 la vecchia società crotonese sparì definitivamente e l’unica squadra della città rimase la Nuova Crotone che giocava in maglie a strisce orizzontali gialle e nere. Anni bui per i calabresi, così come per il Catania. Poi, la svolta. Nel 1993 La Nuova Crotone decise di prendere i colori sociali e il simbolo della vecchia società e assunse la denominazione di Crotone Footbal Club, nome conservato ancora attualmente dalla società calabrese. Da li iniziò la vera scalata dei “pitagorici” verso il calcio che conta, fino a raggiungere la storica promozione in Serie B nella stagione 1999/2000.

Bandiere
Tra i giocatori pi rappresentativi della storia Crotonese il più importante è sicuramente l’attuale centrocampista Antonio Galardo, crotonese d.o.c. e giocatore con più presenze nella storia dei pitagorici, ne conta ben 355. Nella sua carriera ha giocato soltanto con il Crotone, con una breve parentesi in eccellenza con un altra squadra calabra, la Cariatese.
Molto caro ai tifosi rossoblu è anche l’attaccante Andrea De Florio giocatore più prolifico della storia rossoblu con 55 reti all’attivo. Altri giocatori rappresentativi sono Giampà, Aronica e il croato Juric che ha militato con i crotonesi per cinque stagioni.

Lo stadio
Lo Stadio del Crotone è stato inaugurato nel 1946, anno molto importante per tutti i tifosi del Catania. Fu subito denominato Ezio Scida in onore di un calciatore crotonese morto qualche mese prima durante una trasferta per un amichevole con la squadra rossoblu. Il pullman sul quale viaggiava con il resto dei giocatori si ribaltò e lui fu l’unico a perdere la vita.  Lo stadio negli anni ha cambiato più volte aspetto, agli inizi era formato solo da una tribuna e da una curva, la Sud. Nel 1999 fu edificata la Curva Nord e vennero ingrandite le tribune e il settore ospiti. Con la promozione in serie B del 2000 fu ampliata la Curva Sud, cuore della tifoseria calabrese. L’Ezio Scida ospita anche la squadra di football americano degli Achei Crotone.

Tifo
Il gruppo principale della tifoseria pitagorica è la Curva Sud Crotone, un po’ come l’equivalente rossazzurro di “ A sostegno di una fede”. Parola d’ordine che ha unito tutti i gruppi della curva sotto un unico striscione. Nell’altra curva il tifo è raccolto sotto lo striscione Curva Nord nato dalle ceneri della Gioventù Pitagorica.

Amicizia Crotone-Catania
Gli ultras crotonese hanno un bellissimo rapporto d’amicizia con i tifosi del Catania ed in particolare con il gruppo della Curva Sud “Irriducibili rossazzurri 1991”. L’amicizia tra le due tifoserie si è rafforzata nel 2001 quando, dopo la morte dell’ultrà catanese Fabrizio Lo Presti, avvenuta in un incidente stradale durante la trasferta a L’Aquila, , mostrarono sincero affetto verso le due curve catanesi e la famiglia del ragazzo. Nella gara casalinga successiva alla tragedia, la Sud crotonese espose il toccante striscione “La sua vita per la sua curva, la nostra curva per il suo ricordo: “ciao Fabrizio” (scritto in rossoblu) un ultras catanese” al centro della curva e, nel pregara lo striscione venne sostenuto a mano in campo.

I crotonesi sono amici anche con i tifosi dell’Empoli e con i campani della Cavese. Le rivalità più accese sono invece quelle con le tifoserie correggionali, soprattutto quelle con Catanzaro e Reggina. Un’altra forte rivalità è quella con i tifosi del Benevento.

Nel prossimo appuntamento parleremo dei ciociari del Frosinone.
Ciao a tutti e forza Catania!

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