Il vantaggio, due autogol, sette minuti fatali: a Terni il Catania si fa male da solo

Redazione

A Terni il Catania si illude, regge un tempo, regala momenti di buon gioco. Ma poi, all’inizio della ripresa, butta via tutto quanto di buono aveva costruito e riesce a reagire solo quando la partita, ormai, è compromessa. I rossazzurri tornano senza punti dalla doppia trasferta contro due tra le squadre più titolate del girone, portano a quattro il numero delle sconfitte consecutive in trasferta e consentono alla Ternana di tornare al successo in casa dopo un’astinenza che durava dal 1º settembre. Per i primi quarantacinque minuti, i rossazzurri tengono testa all’avversario, anche se Furlan deve impegnarsi parecchio per salvare la porta. Al rientro dagli spogliatoi, però, l’accelerazione dei padroni di casa chiude il conto in sette minuti. Dei tre gol subiti dai rossazzurri, due sono autoreti: un altro sintomo della debolezza di un reparto difensivo che, in questa stagione, non è mai riuscito a convincere.

Nella formazione iniziale, Camplone prova a correggere ciò che non aveva funzionato a Reggio Calabria. Confermato Furlan tra i pali, torna Silvestri al centro della difesa a far coppia con Mbende, mentre Esposito si accomoda in panchina. Fascia destra affidata a Calapai; a sinistra fuori Pinto, deludente nelle ultime uscite, per far posto a Biondi. A centrocampo fuori Rizzo e dentro Dall’Oglio, conferma per Lodi e Welbeck; attacco senza sorprese con Mazzarani, Di Piazza e Di Molfetta.

Passano due minuti e già il Catania rischia grosso: una palla malamente persa a centrocampo dai rossazzurri permette a Partipilo di servire Ferrante e a quest’ultimo di presentarsi solo davanti a Furlan. Ma il suo tiro, da posizione favorevole e centrale, finisce a lato. All’8º Mammarella, su punizione, cerca intelligentemente l’inserimento di Bergamelli sul primo palo. Il colpo di testa in tuffo finisce a lato.

Il Catania però non rinuncia ad affacciarsi nella metà campo avversaria, in modo quantitativamente meno costante rispetto agli avversari, ma non meno pericoloso. Al 12º i rossazzurri ci provano da trentacinque metri, con Dall’Oglio che cerca di sorprendere il portiere Iannarilli, ma la palla si perde di poco fuori dalla porta. Al 16º il Catania passa in vantaggio: accelerazione improvvisa dalla destra di Calapai e assist per Mazzarani che, tra le maglie larghe della difesa ternana, entra in area dalla destra e insacca sotto la traversa. 

Al 18º Mazzarani ha l’occasione del raddoppio: su un pallone giocato da Di Molfetta, che sembrava perso, il numero 32 rossazzurro si avventa con convinzione e prova un rasoterra in diagonale, che il portiere blocca. La Ternana continua però a pressare. Al 19º Furlan deve respingere un diagonale al volo di Partipilo dalla sinistra; nessuno degli attaccanti della Ternana riesce a ribadire in rete. Al 25º Ferrante ha una doppia, clamorosa occasione per il pareggio. Un tiro ravvicinato è respinto sulla linea da Silvestri; sul successivo colpo di testa Furlan mette le mani e devia in calcio d’angolo.

Al 27º è un’accelerazione da sinistra di Biondi ad aprire lo spazio per Mazzarani. La sua conclusione da lontano è respinta in tuffo dal portiere. Il pareggio della Ternana arriva al 30º ed è conseguenza di un autogol. Su un cross da destra di Federico Furlan, Mbende interviene maldestramente e infila la propria porta. Il Catania ci riprova al 40º con una botta da fuori di Lodi, che riprende una respinta della difesa. Ma la mira non è precisa. Il primo tempo si chiude su un risultato di parità complessivamente giusto. 

L’inizio della ripresa è tutto di marca ternana. Al 3º la Ternana passa. Da destra Federico Furlan trova Paghera, che può battere Jacopo Furlan con un rigore in movimento. Al 6º il portiere rossazzurro deve opporsi a un diagonale da breve distanza di Ferrante. Al 7º un cross di Mammarella impatta su Biondi, in caduta nella propria area, e si infila nella porta di Jacopo Furlan. Inutili le proteste dei rossazzurri per una spinta sullo stesso Biondi, apparsa a dire il vero evidente. 

I rossazzurri sembrano accusare il colpo dell’uno-due avversario. La manovra si fa più lenta e prevedibile, mentre i padroni di casa ostentano sicurezza e si difendono con ordine. Al quarto d’ora uno schema da corner di Mammarella offre a Palumbo il tiro al volo, ma la palla finisce alta. Al 21º Di Piazza va vicinissimo al gol: un suo colpo di testa su cross di Calapai chiama Iannarilli a smanacciare la palla sul palo alla sua destra. Subito dopo, Camplone gioca il doppio cambio. Dentro Llama e Barisic, fuori Dall’Oglio e Di Molfetta. 

Al 25º un’accelerazione centrale di Di Piazza costringe Bergamelli al fallo. Lodi prova da notevole distanza, ma la conclusione è facile per Iannarilli. Al 31º entra Rossetti per Mazzarani. Al 36º è la Ternana ad andare nuovamente vicina al gol, con un diagonale di Salzano ben bloccato da Furlan. Al 37º Di Piazza segna il gol che potrebbe riaprire la partita: un lancio perfetto di Barisic lo imbecca a tu per tu con il portiere e il suo colpo di testa si insacca vicino al palo destro. 

Da quel momento, però, il Catania non produce altre occasioni importanti. L’ultimo cambio di Camplone sbilancia la squadra in avanti: fuori Biondi e dentro Curiale, per un inedito 3-3-4. Al 93º l’espulsione di Palumbo consente al Catania di giocare gli ultimi minuti in superiorità numerica. Anche Jacopo Furlan prova a proiettarsi in area avversaria, ma il tentativo di affidarsi a lanci lunghi per trovare il colpo di testa non produce nessun effetto. Dopo cinque minuti abbondanti di recupero l’arbitro fischia la fine. Il Catania esce dal campo con il rammarico per l’occasione perduta, ma forse anche con la rassegnazione di chi si accorge che, in trasferta, questa squadra ha il peggior rendimento fin qui fatto registrare in queste stagioni di serie C.