«Io mai socio Sigi». Gaucci sul Catania: «Hanno lavorato bene, con Tacopina… »

Fabio Di Stefano

Impossibile mio ingresso in Sigi

Gaucci, è vera la voce di una chiacchierata tra lei e Gaetano Nicolosi, uno dei soci di Sigi?

«Nulla di vero, io nemmeno conosco il dottor Nicolosi. Della Sigi conosco Guerini e Pellegrino, ma non ho mai incontrato nessuno di loro».

In futuro potrebbe mai essere stuzzicato dall’idea di collaborare con Sigi? 

«Io il Catania lo porto nel cuore, lo sapete, ma al momento non è una cosa possibile, dato che sono il presidente di un altro club (il Floriana, ndr). Non conosco bene la situazione del Catania, ma da quello che ho sentito pare ci sia una situazione debitoria pesante. Ecco, io al momento non sono nelle condizioni di poter affrontare una determinata condizione».

Voglio provare ad insistere. Visto che Sigi è un gruppo di investimento ad azionariato diffuso, lei potrebbe entrare anche come socio di minoranza.

«Io non potrei mai essere uno dei tanti soci. Sono uno abituato a lavorare con la mia testa. Mi conoscete benissimo, ci metto l’anima e amo prendere delle decisioni. Fare da comparsa non mi piace, anche perché sono un vulcanico».