Pagelle (CAT-MON): Russotto e Mazzarani al top, il Catania convince anche nel gioco

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Redazione

Le valutazioni dei protagonisti rossazzurri di Catania-Monopoli 4-1

Pisseri voto 6: Nessuna parata clamorosa, a differenza di quanto capitatogli nelle ultime partite. Sono poche le occasioni create dal Monopoli, sua ex squadra.

Parisi voto 6,5: Regge bene l’impatto dell’avversario e della partita. Più brillante a inizio partita, cala in fase propositiva alla deistanza.

Bergamelli voto 7: Spesso è dai suoi piedi, quando Scoppa viene braccato dai mediani avversari, che parte l’impostazione della manovra offensiva del Catania. Preciso e rude, quando c’è bisogno, sbaglia poco o nulla.

Drausio voto 6.5: Una leggera sbavatura sulla rete di Montini, che porta al 3-1 temporaneo. È cresciuto esponenzialmente col susseguirsi della partite, in coppia con Bergamelli è una certezza, specie nelle coperture, anche le più complicate.

Djordjevic voto 7: Spinge sulla fascia con continuità ed efficacia. Contro il Monopoli offre una delle prestazioni più convinceti della stagione nonostante il campo di gioco in condizioni precarie e la fatica accumulata nella trasferta di Cosenza.

Fornito voto 6.5: Prezioso il suo contributo in fase di raddoppio di marcatura. Crea importanti varchi in avanti per i compagni, garantendo sempre una soluzione vicina al pallone, che permette così al Catania di monopolizzare il possesso della sfera.

Scoppa voto 6.5:  Manca ancora in continuità, all’interno dei 90′, ma i suoi guizzi possono essere risolutivi come dimostrato in occasione del gol che sblocca la partita. La vicinanza di un interditore come Bucolo, più indietro, e di un calciatore di ragionamento come Mazzarani, più avanti, gioca alla sua resa.

Bucolo voto 6.5: Solita gara fatta di tanta generosità. A differenza delle partite passate si inserisce in avanti con più coraggio e in più occasioni, determinando a volte situazioni pericolose dovute al maggior numero di calciatori rossazzurri dedicati alla fase offensiva.

Mazzarani voto 7,5: Terza rete consecutiva in tre partite. In questo momento è il calciatore più determinante e cruciale del Catania. Il suo posizionamento tattico, tra le linee, manda ai pazzi la fase difensiva avversaria e permette agli attaccanti di trovare spazi. C’è più caparbietà che fortuna nella rete del 3-1, che spezza definitivamente la partita.

dal 18’st Di Cecco voto 6: Il suo ingresso dà solidità all’assetto difensivo della squadra, che una volta in vantaggio di due gol, su un campo al limite del praticabile, è chiamata a tenere gli avversari quanto più distante possibile dall’area di rigore.

Barisic voto 6.5: Nato esterno offensivo, viene adattato e schierato centravanti. Un ruolo che ancora non interpreta al meglio, ma che svolge con sacrificio e convinzione. Qualità premiate col gol, il primo al Massimino, che instrada la partita verso la vittoria finale.

dal 34’st Paolucci voto 7: Manca Anastasi, si vede scavalcato da un ragazzo che è più un esterno che un centravanti. Entra a partita in corso e reagisce nel miglior modo possibile. Si procura il rigore del 4-1 e lo segna, tornando a esultare sotto la curva Sud.

Russotto voto 7.5: Segna la rete che sblocca il Catania, serve gli assist per i due gol successivi. Migliore prestazione stagionale per l’attaccante, fino a pochi giorni fa al centro di critiche e voci di calciomercato. Esce da campo tra le ovazioni del pubblico e la prima cosa che fa è abbracciare Rigoli.

dal 41’st Graziano s.v. Classe 1999, al suo esordio in maglia rossazzurra. Per lui un grandissimo in bocca al lupo.

All. Pino Rigoli voto 7: La sua squadra, oltre a dimostrare il carattere adatto a una sfida giocata su un pantano, sciorina un gioco convincente come mai prima d’ora. La presenza di un migliorato Scoppa, insieme a Bucolo e Mazzarani, ispira aperture sulle corsie esterne e soluzioni convincenti anche per vie centrali. Il Monopoli ci capisce davvero poco, non riuscendo quasi mai a marcare in modo proficuo a uomo né a interferire lungo le linee di passaggio. Ha il grande merito di avere instaurato coi calciatori un rapporto che, nonostante le scelte tecniche, non viene intaccato. Come dimostrano l’abbraccio con Russotto e le parole di Paolucci a fine partita.