Massimino: il Comune esige gli arretrati, il Catania deve pure sistemare il campo

Marco Di Mauro

È tempo di calciomercato. Ma il Catania non può pensare solo a quali calciatori vendere e quali comprare. Il club deve anche spendere tempo e denaro per la gestione del Massimino. Il Comune reclama il pagamento di alcune mensilità riguardanti i canoni di affitto dello stadio. In più c’è da sistemare il manto erboso che, a causa del gelo sofferto in città, si presenta in condizioni persino peggiori rispetto a quelle già critiche riscontrate nell’ultimo sopralluogo fatto da Mondocatania.

«Il Catania Calcio ha già saldato l’ultimo trimestre del 2016. Restano però da pagare alcune mensilità precedenti e per recuperarle sono state avviate le normali azioni legali», spiega Valentina Scialfa a MondoCatania. La Giunta di cui fa parte l’assessora allo Sport ha deliberato lo scorso settembre il tariffario 2016 per gli impianti sportivi comunali. Rispetto all’anno precedente il Catania gode della riduzione da 4100 a 1500 euro del canone giornaliero per l’utilizzo del Massimino e in più viene esentato dal versare al Comune il 5 per cento dell’incasso netto del giorno partita.

Oltre a pagare l’affitto al municipio, il Catania ha anche altri oneri da rispettare – secondo gli accordi stretti tempo addietro col Comune – per quel che riguarda la manutenzione dello stadio. Tra questi ci sono i costi per la pulizia, per la manutenzione dei gruppi elettrogeni, degli ascensori e del sistema di videosorveglianza. Senza dimenticare quelli per la manutenzione del manto erboso. Secondo quanto risulta all’assessora, a differenza delle tariffe di affitto, «tutti questi oneri sono stati rispettati puntualmente». Di stretta attualità è soprattutto il ripristino del tappeto verde del Massimino.

Il fondo di gioco, dal sopralluogo fatto ieri, risulta in condizioni ben peggiori di quelle già apparse critiche prima dell’ultima partita del 2016, contro la Fidelis Andria. Al termine della sfida, conclusa 0-0, era stato il tecnico della squadra ospite a sottolineare come a suo dire le pessime condizioni del terreno avessero avvantaggiato la sua squadra. Il fondo di gioco era stato danneggiato gravemente nelle precedenti due gare, giocate in condizioni di terreno pesantemente bagnato. Il gelo che negli ultimi giorni si è posato su Catania pare abbia bruciato gran parte del poco verde che era sopravvissuto.

Visto dalla tribuna A, il campo di gioco si presenta ingiallito e con radi pelucchi verdi sparsi per la vasta area del rettangolo che neanche troppo tempo fa era giustificato motivo di vanto della società rispetto agli altri terreni di Lega Pro. Per riportarlo nelle migliori condizioni serviranno tempo e anche denaro. Del primo fattore ce n’è in abbondanza. Il Catania tornerà in campo il 23 gennaio, in trasferta. Solo il 29 gennaio è in programma la prima sfida del 2017 al Massimino, contro la Reggina. Guarda caso la società che, nella gara di andata, tanto si era inalberata per le critiche mosse dal Catania proprio per le pessime condizioni del terreno di gioco del Granillo.