Pane duro e coltello che non taglia: questo Catania è ancora menza ammulatura

Foto: omefrans (Flickr.com)
Claudio Spagnolo

Introduzione

Attingendo al repertorio delle metafore con cui si racconta il calcio, di questo Catania che perde a Bisceglie – sul campo di una squadra di bassa classifica, in piena crisi societaria e temporaneamente allenata dal preparatore dei portieri – verrebbe facile parlare come di una Caporetto rossazzurra. E lo sciagurato e tardivo rinvio di Pisseri, che trasforma l’innocuo retropassaggio di un compagno in un gol regalato ai derelitti avversari, finirebbe per esser rubricato come harakiri calcistico. Sarà vero. Ma a me la sconfitta di Bisceglie evoca altre e più nostrane metafore. Perché l’unica cosa che mi vien da dire, dopo una partita come questa, è che dobbiamo renderci conto di avere una squadra di menza ammulatura. 

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