Pulvirenti ha ammesso: «100mila euro a partita»

Fonte: meridionews.it
Veronica Celi

CATANIA – Presso il Palazzo di Giustizia di Catania si sono tenuti gli interrogatori di garanzia riguardanti l’indagine ”I treni del gol”. Coinvolti i massimi dirigenti del Catania accusati, secondo la Procura, di frode sportiva, truffa, e corruzione. Gli indagati avrebbero manipolato il risultato di cinque gare con lo scopo di evitare la retrocessione della squadra.

L’ex presidente Antonino Pulvirenti è arrivato in tribunale alle ore 8.20 circa. Qualche istante dopo, Pablo Cosentino ha fatto il suo ingresso dall’accesso laterale di via Giuffrida. A seguire, alle ore 9.36 è stata la volta di Gianluca Impellizzeri, presunto intermediario, titolare di un’agenzia di scommesse online. Fuori dall’edificio numerose le forze dell’ordine. Digos, carabinieri, poliziotti hanno presidiato le uscite principali e secondarie. Da notare anche la presenza della tv satellitare, a testimonianza di quanto sia alta l’attenzione per la vicenda.

Prima degli interrogatori, nessuno sguardo o scambio di battute tra Cosentino e Pulvirenti, come prevede il divieto di incontro tra gli indagati. Cosentino ha risposto alle domande del giudice che si occupa delle indagini preliminari. L’interrogatorio è durato circa un’ora e mezza. L’avvocato Carmelo Peluso, come riportato da MeriodioNews, ha affermato: «Il mio assistito è completamente estraneo ai fatti, e ritiene che se quanto scritto fosse vero, sarebbe una follia. E’ stato chiamato da Pulvirenti solamente per costruire la squadra. Sarebbe stato un fallimento personale rivolgersi a qualcuno per comprare le partite». Il destino di Cosentino è lontano da Catania: «Si è già dimesso dalla carica di amministratore delegato». Impellizzeri, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Per ultimo si è concluso l’interrogatorio di Pulvirenti.  L’ex dirigente del Catania ha ammesso le combine relative ai cinque match elencati dall’accusa, a partire da quello contro il Varese (conclusosi 0-3 per i rossazzurri). Si è parlato di 100mila euro a partita. Lo ha confermato il procuratore Salvi in conferenza stampa: «Pulvirenti dice di averlo fatto per il bene del Catania. Ma nega di aver scommesso».