Rosa ampia e condizione ritrovata. Il Catania è pronto per lo sprint finale

Fonte: Calciocatania.it
Fabio Di Stefano

Dopo tanti tentativi il Catania riesce ad accorciare le distanze dal primo posto. Il Lecce cade a Caserta, i rossazzurri stavolta ne approfittano seppellendo di reti la malcapitata Paganese. Vince anche il Trapani e il finale di campionato, che sino a poche giornate fa pareva avere un esito scontato, si annuncia bollente: tre squadre racchiuse in appena 4 punti, e con il Lecce che deve ancora osservare il turno di riposo.

Il Catania ha avuto vita facile nello sbarazzarsi della Paganese. Ma, visti i precedenti, alla vigilia non era per nulla scontato. Vuoi perché il Catania per ben sei volte non aveva saputo approfittare dei passi falsi del Lecce, vuoi perché in molte occasioni i rossazzurri avevano perso punti con formazioni di bassa classifica. Contro i campani Lucarelli ha potuto sfruttare il vantaggio di avere a disposizione una rosa ampia e di qualità. Nei 270 minuti disputati in sette giorni, la possibilità di schierare quasi tutti i calciatori senza che la qualità complessiva ne risentisse, ha fatto la differenza. Cosa che non ha potuto fare De Sanzo, tecnico dei campani, che ha mantenuto quasi per intero lo schieramento della gara precedente. In questo modo la differenza tecnica tra le due compagini, già di per sé ampio, è divenuta una voragine nella quale gli azzurrostellati sono sprofondati.

Lo stesso discorso può essere esteso, almeno in parte, ai rivali diretti dei rossazzurri. Lecce e Trapani non dispongono di organici nutriti come quello del Catania. La capolista si è fermata ancora dopo il pari in rimonta impostogli dall’Andria. Liverani qualche problema di formazione lo ha avuto, vedi gli acciacchi di Armellino e Saraniti. Il tecnico salentino non naviga nell’abbondanza come il collega Lucarelli, e a Caserta lascia l’intera posta in palio insieme alle certezze maturate sino a qualche giornata addietro. Il Trapani soffre a Rende, a dire il vero nel punteggio più che nella prestazione, per portare a casa la vittoria maturata con una rete siglata nei primi minuti di gioco. La formazione di Calori, a differenza del Lecce, vive un momento di forma particolarmente brillante e adesso vede da vicino la possibilità di completare una rimonta che avrebbe del clamoroso.

Oltre alla bontà dell’organico messo a sua disposizione, Lucarelli può sorridere per lo stato di forma della sua squadra. Non solo di Manneh, che semina avversari col suo sprint. Il Catania sta bene e corre. Lo si è visto nelle ultime due gare con Bisceglie e Paganese, ma già a Lentini si era notata una crescita nella condizione fisica della squadra. Un aspetto questo, che lascia bene sperare per il finale di campionato e, in prospettiva, per gli eventuali play off. Ma la frenata del Lecce apre nuovi scenari e ora il campionato è più aperto che mai. Dovessero riuscire a fare bottino pieno nelle restanti sei gare, Biagianti e compagni avrebbero la serie B praticamente in tasca. Insomma, il Catania adesso ci crede e nessuno si augura di disputare gli spareggi per la promozione.