Tre milioni per cedere Rinaudo? «Resta in prestito al Gimnasia»

Marco Di Mauro

Tre milioni di euro. Ecco quanto il Catania avrebbe voluto ricavare dalla vendita di Fabian Rinaudo. Lo scrivono i quotidiani argentini, che danno per cosa fatta la permanenza del calciatore al Gimnasia La Plata. Soluzione che va incontro alla volontà del calciatore e che prevede la formula del prestito per un altro anno.

Il direttore generale Pietro Lo Monaco sin dal suo ritorno ha cercato, in Italia e anche all’estero, un club disposto comprare il centrocampista argentino a titolo definitivo. Le ragioni che spiegano l’obbligo di cedere Rinaudo sono due, collegate l’una all’altra. Il calciatore è sotto contratto, firmato con l’allora amministratore delegato Pablo Cosentino, fino a giugno 2017. Per evitare che possa andare via a parametro zero dovrebbe rinnovarlo,  ipotesi che pare fuori discussione: percepisce uno stipendio ben al di fuori dei parametri della Lega Pro, di cui il club gradirebbe liberarsi.

Il centrocampista non vorrebbe ritornare al Catania. Nei giorni scorsi è tornato sul campo del Gimnasia per salutare i compagni. È la squadra della sua città, dove ha giocato fino a giugno. Il prestito è scaduto e la clausola di riscatto non è stata sfruttata dal club, che sin dapprincipio è parso intenzionato a ridimensionare i termini della cessione. Nelle ultime ore pare l’abbia spuntata, ottenendo il prolungamento del prestito per un altro anno. Senza rinnovo, il Catania si sgraverebbe del sostanzioso stipendio ma accetterebbe l’addio del calciatore a zero euro, e una forte minusvalenza a bilancio.

Il club ha pagato 1,6 milioni di euro allo Sporting Lisbona per assicurarsi Rinaudo, più una consulenza di ben 600 mila euro agli intermediari. Nel corso dell’ultimo mese, Lo Monaco pare abbia spinto per una soluzione italiana che potesse garantire al Catania un ritorno economico considerevole. Né il Chievo Verona né il Sassuolo, alle quali il centrocampista è stato offerto, hanno però mosso passi concreti per intavolare una trattativa. Adesso dall’Argentina, i quotidiani di La Plata esultano: «Rinaudo resta». Molta meno felicità si sprigiona invece dallo scotimento del silenzioso salvadanaio rossazzurro.