«Tre punti e due acquisti per i play off»: Monaco, doppio ex di Catania- J.Stabia

fonte: catania.liveuniversity.it
Fabio Di Stefano

Arrivò al Catania nel 1998, proprio dalla Juve Stabia. Nonostante sia un doppio ex della sfida in calendario giovedì,  Gennaro Monaco pare non avere dubbi sul risultato per cui tifare: «Per il nostro Catania può essere una partita che vale sei punti». Il difensore che in rossazzurro ottenne la promozione in B a Taranto, il 9 giugno 2002, avverte la squadra di Rigoli sulle insidie della trasferta in Campania e spera in un girone di ritorno trionfale: «Ma servono due innesti per vincere i play off».

Gialloblu e rossazzurri si incontreranno nuovamente, dopo io 3-1 firma all’andata da Calil, Paolucci e Di Cecco.
«Sarà una bella partita, ne sono certo. La Juve Stabia finora ha offerto un gioco convincente e produttivo, tra i migliori della Lega Pro. Pure il nostro Catania, d’altro canto, da qualche giornata ha iniziato a mostrare un buon gioco. Mi immagino un partita affascinante, caratterizzata da intensità e agonismo».

Vincere potrebbe fare balzare i campani in vetta alla classifica ma pure lanciare i rossazzurri verso un posizionamento importante nella griglia play off.
«Ottenere tre punti, per il nostro Catania, sarebbe importantissimo. Questo gli permetterebbe di proiettarsi in maniera esplosiva nel girone di ritorno. Con due acquisti mirati il Catania può vincere i play off. Anzitutto un attaccante di categoria, cinico, cattivo, che porti gol determinanti. Anche perché credo che Calil vada via. Poi servirebbe un centrocampista. Questi accorgimenti, uniti all’apporto che sta dando Mazzarani e all’imminente arrivo di Marchese, credo possano fare la differenza».

Monaco ha giocato due anni al Menti e sa perché, anche in questa stagione, è il punto forte dei gialloblu.
«I ritmi delle partite sono sempre forsennati. Al Menti, con le tribune a ridosso del campo, il pallone è come se non uscisse mai dal rettangolo di gioco. Una delle particolarità dei gialloblu, tra l’altro, è battere i falli laterali molto velocemente, per sorprendere l’avversario.  I rossazzurri dovranno tenere non due, ma quattro occhi aperti. Dovranno duellare a tutto campo. Sarà una lotta su ogni pallone e prevedo che a vincere, alla fine, sarà proprio la squadra che avrà combattuto con più convinzione e avrà sovrastato l’avversario nel maggior numero di duelli».

Proprio a Castellammare di Stabia ha avuto come compagno di squadra l’attuale allenatore dei gialloblu, Gaetano Fontana. 
«Un tipo tosto, come me. Allora giocava dietro le punte, poi è stato arretrato. Si preparava benissimo alla partita, dal martedì fino al sabato. Adesso che è allenatore non si smentisce: cura tutti i dettagli. L’unico appunto che gli faccio è, nella partita contro il Lecce, di non essere riuscito a trasmettere alla squadra la percezione che sul 2-0 la sfida non fosse finita. E difatti hanno perso 2-3.  Mi auguro che Rigoli abbia preparato la sfida nei dettagli perché, partite come queste, le vincono anche gli allenatori».