Treni del gol, pm chiede giudizio: «Meccanismo rodato, mosso da Pulvirenti»

Redazione

Da due giorni pare che ogni discussione sul Calcio Catania abbia al centro Jorge Vergara. Il magnate messicano interessato all’acquisto del club. Fa eccezione l’udienza tenuta stamattina nel tribunale etneo, che riporta l’attenzione sullo scandalo Treni del gol, e in particolare sulle accuse di truffa e frode sportiva rivolte al patron Antonino Pulvirenti dal pubblico ministero Alessandro Sorrentino, che chiede il rinvio a giudizio del proprietario del club e di tutti gli altri imputati, compreso il Calcio Catania: «Il meccanismo per alternare il risultato delle partite era rodato. Veniva messo all’ordine di Pulvirenti».

Nella ricostruzione dell’accusa tutto sarebbe cominciato in occasione della partita Catania-Avellino, a marzo 2015. «Il Catania si trovava 18esimo in classifica e rischiava la retrocessione», spiega il pm alla giudice Francesca Cercone. Già allora il cellulare di Pulvirenti era intercettato dagli inquirenti: misura disposta a seguito della segnalazione dello stesso ex presidente in ragione di alcune minacce ricevute. «Le registrazioni hanno evidenziato l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata a determinare un numero indefinito di episodi di frode sportiva».

Sorrentino continua il suo intervento spiegando il modus operandi dell’organizzazione: «Pulvirenti, Delli Carri e Cosentino decidevano di attivare contatti con gli altri imputanti per realizzare l’alterazione del risultato di alcune partite». Si sarebbe così formata una vera e propria «squadra», composta da «Pulvirenti, vertice decisionale. Giovanni Impellizzeri – titolare di agenzie di scommesse -, organizzatore e finanziatore delle combine. Daniele Delli Carri, tramite degli ordini di Pulvirenti e corriere del denaro. Gli intermediari, col compito di convincere i calciatori ad alterare i risultati».

Alla richiesta di rinvio a giudizio di Sorrentino si associano tutte le parti civili. Tra queste figurano pure: Lega serie B, Confoconsumatori, associazione Codici ma anche tifosi e abbonati. I legali di questi ultimi specificano: «I sostenitori hanno vista tradita la loro fede». L’avvocato dell’agenzia di scommesse Sks 365 aggiunge: «Le combine sono state finalizzate pure a realizzare un illecito arricchimento che ha danneggiato le agenzie di scommesse». Dal 5 luglio la giudice ascolterà le ragioni delle difese degli imputati, a partire da Arbotti e Di Luzio, due dei presunti intermediari.