Treni del gol, rinvio udienza al 2017: nulla di fatto per intoppi burocratici

Marco Di Mauro

Otto imputati. Trenta avvocati presenti in aula, oltre al giudice e al pubblico ministero. Quaranta minuti d’attesa per l’inizio della seduta, quindici per rinviarla – di ben sei mesi circa, ndr – per difetto di notifica. Sono i numeri della prima udienza del processo Treni del gol. Si tratta del primo filone, che riguarda tra gli altri il Calcio Catania, il patron Antonino Pulvirenti e gli ex dirigenti Pablo Cosentino e Daniele Delli Carri. Questi ultimi tre rinviati a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Il primo appuntamento processo, inizio della fase successiva alla decisione del rinvio a giudizio presa dalla giudice per le udienza preliminari Francesca Cercone, era fissata per stamattina alle 9. Il presidente del collegio giudicante Roberto Passalacqua, al quale è stato affidato il procedimento, è entrato in aula quaranta minuti dopo l’orario d’inizio previsto. Ad aspettarlo c’erano già gli avvocati. Tra difensori e parte civile erano oltre trenta i legali presenti, tanti che non hanno nemmeno trovato tutti posto a sedere.

Poco l’udienza è stata rinviata per alcuni intoppi burocratici. Anzitutto l’istanza di rinvio richiesta dall’avvocato difensore di Giovanni Impellizzeri. Altra ragione, quella legata al difetto di notifica. Ovvero, l’avviso che stamattina avrebbe avuto inizio la seconda fase del processo non è stata notificata a tre imputati: Pulvirenti, Impellizzeri e Milozzi. Un intoppo previsto, tra l’altro già registrato all’avvio della fase preliminare. Infine, il capo di imputazione relativo al Calcio Catania non era stato correttamente trascritto: un mero errore di segreteria.

Per risolvere questi intoppi l’udienza è stata rinviata di quasi cinque mesi: all’11 aprile 2017. Uno spostamento che fa presagire tempi piuttosto lunghi per la definizione del procedimento, che riguarda sei partite del campionato di serie B 2014/15 che, secondo l’accusa, sarebbero state oggetto di combine per favorire gli interessi del Calcio Catania. Nessuno degli imputati era presente in aula.