«Contro il Catania, il Lecce deve vincere». La partita presentata da Murra

Angelo D. Giuffrida

Domenica il Calcio Catania sarà impegnato nella difficile trasferta contro il Lecce. La squadra si trova già in ritiro, per preparare il confronto, che segnerà l’esordio in panchina di Giovanni Pulvirenti. MondoCatania approfondisce i temi della sfida grazie alla collaborazione di Vittorio Murra di PianetaLecce.it.

Iniziamo con un resoconto della sconfitta patìta dal Lecce a Francavilla nell’ultima giornata di campionato

«Credo che il tecnico Padalino abbia sottovalutato le ambizioni dell’avversario e le difficoltà rappresentate dalle particolarità del terreno di gioco in sintetico della Virtus. Il tecnico avrebbe dovuto cercare di adeguarsi alle caratteristiche dei padroni di casa piuttosto che schierare un 4-3-3 con Doumbia e Caturano, due giocatori che hanno bisogno di spazi per esprimersi al meglio. Il Lecce ha fatto fatica a proporsi a rete anche in ragione della densità a centrocampo prevista dalla disposizione tattica della Virtus. Nonostante tutto, nel corso del primo tempo, i salentini sono riusciti a creare delle occasioni non sfruttate. Con la sconfitta di Francavilla, il Lecce ha perso il primo posto in classifica a vantaggio dei rivali del Foggia. Da sottolineare anche l’infortunio grave di Mancosu, fuori dai terreni di gioco per un mese, e l’espulsione di Torromino, con conseguente squalifica di due turni, per un fallo tutto da verificare».

A suo avviso, quali qualità e difetti ha evidenziato il Lecce nel corso della stagione?

«Il Lecce dispone di individualità importanti per la categoria, soprattutto tra i centrocampisti e gli attaccanti. A ciò si aggiunge Perucchini, un portiere di caratura sicuramente superiore e di grande affidamento. La zavorra dei salentini può essere rappresentata dall’allenatore che, sebbene molto ben preparato tatticamente, palesa limiti caratteriali non indifferenti».

Sono previsti cambiamenti rispetto all’undici iniziale schierato a Francavilla?

«Difficile dirlo in quanto il Lecce si prepara sempre a porte chiuse. E’ vero comunque che Padalino propone sempre delle novità. Detto dei sicuri assenti Mancosu e Torromino, rientrerà l’attaccante Pacilli che potrà essere schierato titolare. Al posto di Mancosu potrebbe giocare il bulgaro Tsonev. Da preventivare il possibile innesto del centrocampista Fiordilino».

Che tipo di partita ci si può aspettare considerando che le due compagini sono reduci da due brucianti sconfitte?

«Per ciò che concerne il Catania, è presumibile un atteggiamento diverso da quello messo in mostra contro il Melfi anche in relazione al cambiamento del tecnico. Spero che il Lecce si presenti agguerrito anche perché un risultato diverso dalla vittoria rappresenterebbe un passo falso da evitare a tutti i costi».

In casa Catania mister Petrone ha rassegnato le dimissioni. Come considera questa decisione e quali ripercussioni potrà avere sulla gara in Salento?

«Difficile esprimere un giudizio. Bisognerebbe capire le reali motivazioni che hanno spinto Petrone a prendere questa decisione. Mi sembra di intuire, da osservatore esterno, che ci siano stati dei problemi a livello societario. Innegabile che la situazione delicata che attraversa il Catania potrà avere degli effetti negativi sul rendimento dei calciatori. E’ altresì vero che questo sport non è immune da sorprese».

Per la promozione è ormai un duello a due tra Lecce e Foggia. In chiave play-off, quali compagini hanno i mezzi per poter far bene?

«La squadra che arriverà seconda in campionato sarà sicuramente quella da battere. Tra quelle che occupano attualmente una posizione utile in chiave play-off, l’undici più in forma è la Virtus Francavilla. I pugliesi sono allenati da un allenatore capace e dimostrano in campo di aver fame di risultati, così come evidenziato particolarmente nelle gare contro Lecce e Matera. Juve Stabia e Matera sono invece in una fase discendente. Per quanto riguarda le altre compagini, non credo che siano in grado di competere anche perché andranno ad incrociarsi con squadre molto forti degli altri gironi».