Catania, il pagellone d’andata #2: Curiale bomber a sorpresa, Ripa delude

Redazione

Il campionato è in sosta ed è tempo di bilanci. Ecco la seconda parte di valutazioni date da MondoCatania sulle prestazioni in campo dei calciatori del Calcio Catania. Il lasso di tempo considerato è quello compreso nel girone d’andata, esclude quindi le ultime due gare giocate dai rossazzurri (leggi la prima parte).

Biagianti voto 6.5: Non sarà un calciatore decisivo in zona gol, ma la continuità di rendimento che offre è per Lucarelli una base solida sulla quale incentrare le partite del Catania. Inizia la stagione dalla panchina ma a poco a poco si guadagna il campo e la fascia da capitano, e riesce a mantenerle entrambe.

Manneh voto 5.5: Poco spazio e poca luce quando viene schierato in campo.

Lodi voto 6.5: Brillante l’avvio di stagione, a suon di assist e gol. Cala col passare delle giornate, anche in ragione di un ricambio in panchina che non c’è. Deve tiare il carro da solo, e alla fine è un carico che stanca. Perde lucidità anche nella battuta delle punizioni, sua specialità. Nella fase conclusiva del girone d’andata, a peggiorare le cose ci si mettono anche due infortuni, uno al polso e un secondo alla spalla.

Caccetta voto 6: Dei centrocampisti del Catania è il più continuo, ma sulla carta dovrebbe garantire anche una profondità che non riesce a trovare. Garantisce ordine tattico e fisicità. In tal senso non tradisce le aspettative, ma nemmeno riesce ad andare oltre.

Bucolo voto 5.5: Vede il campo poco e niente, e quando ha spazio riesce a farsi espellere in una gara delicata come quella contro la Leonzio. Spicca invece nelle partite contro Rende e Fondi, quando Lodi è impossibilitato a scendere in campo. L’alternanza delle sue prestazioni rende più sorprendenti le prove positive. La discontinuità non si addice a una squadra che mira alla promozione diretta in serie B. E neanche ai suoi interpreti.

Fornito voto 5: Strappato al Trapani, portato al Catania in extremis per non far rimpiangere Da Silva. Eppure nell’idea di gioco di Lucarelli, a differenza del brasiliano, non trova posto e non sembra neanche avere senso. Un buon giocatore, ma al momento sbagliato e nella squadra sbagliata. Almeno fino al ritorno al 3-5-2, che però arriva all’inizio del girone di ritorno. Nuovo inizio, condito anche da due gol, che lasciare sperare nel riscatto dell’insufficienza.

Mazzarani voto 6.5: I suoi gol valgono nove punti, tutti in trasferta. Tra i suoi compagni risulta essere il più decisivo del campionato finora disputato, anche se le due prestazioni sono fatte di episodi più che di continuità di rendimento. Manca quel salto di qualità che ci si aspetterebbe da un calciatore ancora giovane, che pochi anni fa bazzicava in serie A. Lo stesso salto che servirebbe al Catania per irrobustire la propria candidatura alla vetta del girone e alla promozione in B.

Andrea Di Grazia voto 5.5: Un passo indietro rispetto al miglior Di Grazia ammirato e applaudito al Massimino. È un capace di fare la differenza, in serie C, ma non sta riuscendo a trovare il ritmo giusto per riuscirci. Chiuso all’inizio dal 3-5-2, trova spazio nel 4-3-3 ma calcia verso la porta con meno frequenza e determinazione di quelle necessarie. Un momento delicato della sua carriera, che in una squadra che ha fame di risultati e fretta di ottenerli, non è semplice da gestire.

Ze Turbo sv Grandi attese alimentate dalle sue giocate in coppa Italia, a inizio stagione. Spento dalla concorrenza e dal poco spazio avuto finora.

Davis Curiale voto 7.5: Insieme a Bogdan, il solo altro giocatore del Catania ad essere riuscito ad andare oltre le aspettative cullate al suo arrivo. Da spalla per il bomber, si trasforma in bomber vero e proprio tornando a esprimersi ai migliori livelli tenuti in carriera. Non è sempre impeccabile e cinico in zona gol, ma le sue nove reti, alle quali ne mancano alcune ingiustamente annullate, ne fanno il capocannoniere del girone C.

Francesco Ripa voto 5: La delusione più cocente del girone d’andata. Il Catania pare proprio non riuscire a trovare il giocatore capace di fare la differenza, in attacco. Si presenta con due reti all’Akragas, in coppa Italia, ma si fa male. L’infortunio gli impedisce di entrare subito in condizione ma Lucarelli non gli nega mai lo spazio in campo, e la possibilità di riprendere il ritmo partita. Vuoi la sfortuna – testimoniata da pali e parate clamorose dei portieri –, o le pressioni, ma non riesce a ritrovare la vena del bomber prolifico che riesce a essere determinante nelle partite complicate e importanti. E finisce a latitare spesso in panchina, specie col passaggio al 4-3-3. Le due reti segnate contro Fondi e Rende lasciano sperare a un possibile riscatto nel girone di ritorno.

Andrea Russotto voto 6.5: A differenza delle passate stagioni, riesce a esprimersi a livelli attesi e accettabili per il potenziale che sa di avere. Si nota che ha trovato una serenità prima mancante. Tuttavia non ha ancora mostrato il salto di qualità che sarebbe nelle sue corde e che potrebbe dare al Catania quel quid in più che pare mancante, e che solo giocatori con le sue qualità possono dare.

Mattia Rossetti sv Poco spazio per lui in un attacco con tanta, comprensibile, pressione.