Coppa Italia, si qualifica il Sassuolo. Ma gli applausi sono per il Catania

Redazione

A Sassuolo il Catania ha lasciato un pezzo di serie A, nella stagione che l’ha retrocesso in serie B. A distanza di cinque anni i rossazzurri tornano al Mapei Stadium nel ruolo di scheggia impazzita. Sono tra le poche squadre di serie C qualificate al quarto turno eliminatorio della Coppa Italia “Vip”. Il campionato tuttavia non va come previsto e Andrea Sottil, nonostante il prestigio della cornice offerta dal torneo, schiera le seconde linee. Lo stesso fa De Zerbi, collega di Sottil oggi come allenatore e un tempo compagno di squadra nell’annata storica che riportò il Catania in serie A.

Il tecnico del Catania non rinuncia al modulo, ma a tanti titolari sì. In campo vanno calciatori che finora hanno avuto meno spazio da titolari come Curiale, Brodic, Baraye, Esposito, Bucolo, Angiulli, Calapai. Restano fuori dagli undici titolari le prime linee: Aya, Biagianti, Lodi e Marotta e non c’è neanche Vassallo. Lo stesso fa De Zerbi, che tiene in panchina Babacar e Berardi ma in campo manda comunque calciatori con qualità e ingaggi ben al di sopra della portata di qualsiasi formazione di serie C: Matri, Magnanelli, Peluso.

Primo tempo vivace e ben giocato dal Catania che sin dai minuti iniziali pressa alto il Sassuolo e riesce a rendersi pericoloso con Brodic sia al 5′, con una conclusione dal limite prontamente bloccata da Pegolo, sia al 9′, con un colpo di testa finito fuori di un soffio. Al quarto d’ora di gioco un errore di Silvestri favorisce i neroverdi: Matri si impossessa del pallone e portatosi a tu per tu con Pisseri lo trafigge con il suo tiro e segna così il gol del momentaneo 1-0. Lo svantaggio non piega il Catania la cui reazione è immediata: al 17′ Baraye va al tiro da fuori area ma centra il palo. Rossazzurri pericolosi anche con Curiale, mentre il Sassuolo ha buone occasioni con Trotta, fermato dall’intervento di Pisseri al 21′ e al 23′, e con Matri al 26′, fermato dal palo. Il Catania insiste e se i tentativi di Rizzo, cross intercettato da Pegolo, e Curiale si concludono con un nulla di fatto, il destro a giro di Brodic, al 41′, non perdona: pallone in rete e partita completamente riaperta.

Proprio come nella prima frazione di gioco, anche nel secondo tempo il Catania, deciso a conquistare la qualificazione al turno successivo, si rende protagonista con importanti giocate: al 50′ Angiulli va al tiro, di sinistro, dalla lunga distanza, ma il pallone termina alto; dieci minuti più tardi (60′) gli etnei sfiorano il gol del vantaggio con Brodic, gioia negata solo dalla traversa. Al 72′ gli uomini di Sottil protestano per un rigore non concesso loro dall’arbitro a seguito dell’intervento di Dell’Orco su Manneh.  Al 79′ il Catania esulta per il gol del vantaggio, segnato da Marotta su azione di calcio d’angolo. Ma l’arbitro annulla rilevando un presunto fallo in attacco dei rossazzurri.

Due minuti più  in là  il Sassuolo si porta nuovamente in vantaggio con un gol realizzato da Locatelli, che riprende la respinta di Pisseri dopo un tiro di Matri. All’89’ Brignola conclude di sinistro: questa volta però l’estremo difensore rossazzurro non si lascia sorprendere. Poco male per il Catania che non riesce più a rimontare lo svantaggio e, al triplice fischio, deve issare bandiera bianca. Il Sassuolo vince 2-1 e si qualifica agli ottavi dove incontrerà il Napoli di Ancelotti.