Il rapporto coi tifosi
I rapporti col pubblico catanese, però, sono stati caratterizzati da alti e bassi. Come reagiva ai contrasti con i tifosi?
«Li mandava a quel paese. Aveva un carattere forte. Quando ce n’era bisogno, batteva i pugni sul tavolo, si faceva sentire. Mi disse che mi voleva bene perché io stesso avevo voluto bene al suo Catania. Massimino è rimasto nei cuori di tutti. Fino a qualche giorno fa mi è arrivata una foto di Catania-Cremonese. C’era un ragazzino minuto, coi capelli ricci: si trattava di Vialli».