Mancata iscrizione, penalità? Caso Rinaudo, cosa rischia il Catania

Marco Di Mauro

Il futuro del Calcio Catania è legato al tempo e al denaro. Come stabilito dalla Fifa è impossibile iscriversi al campionato senza avere regolato i debiti con gli altri club. Norma che mette fretta al Catania, che con lo Sporting Lisbona – come rivelato ieri da Pietro Lo Monaco – non ha ancora l’intesa economica riguardante il pagamento dell’operazione Rinaudo. Se la trattativa non dovesse sbloccarsi in tempi brevi, il club etneo dovrà altrettanto velocemente trovare e versare 1.4 mln di euro a quello portoghese. Altrimenti, nella meno pessimistica delle ipotesi, potrebbe rischiare nuove penalità.

La questione pareva essersi risolta grazie all’incontro, tenutosi qualche mese fa a Lisbona, tra la dirigenza lusitana e l’amministratore delegato del Catania. Invece, a dispetto dell’ottimismo mostrato da quest’ultimo, qualcosa è andato storto. La logica suggerisce che un creditore abbia tutto l’interesse ad agevolare il proprio debitore a saldare la cifra dovuta. Tuttavia, nel caso specifico, il consiglio direttivo del club portoghese di recente ha bocciato i termini della proposta di dilazione avanzata dal club etneo.  Il dialogo tra le due dirigenze continua, col rischio di trasformarsi però in un gioco pericoloso se un accordo non dovesse essere trovato e sottoscritto in tempi brevi.

A rischiare di più è il Catania. Lo Monaco in persona ha definito pericoloso lo scenario venutosi a creare. Per mettere il club al riparo dall’esclusione dal prossimo campionato esistono due soluzioni. La più ragionevole è convincere lo Sporting a firmare l’accordo in tempi brevi e in termini economici sostenibili. Così da permettere il rispetto delle scadenze temporali e degli altri obblighi economici fissati, dalla Lega Pro, per procedere all’iscrizione. È già capitato, due stagioni fa, che per ritardi nel presentare la domanda di iscrizione, pure a causa di mancati pagamenti, il Catania sia stato penalizzato in classifica. Prospettiva che torna un rischio, ma che si può evitare.

Dal canto suo lo Sporting conosce le nuove norme della Fifa e sa pure che 1.4 milioni di euro sono una somma difficile da racimolare per un club di Lega Pro. Come lo è qualunque altra cifra con più di quattro zeri, nel caso del Catania, se per partecipare al prossimo campionato servono già almeno altri due milioni. Negare una dilazione agevolata, quindi, rischierebbe di impedire l’iscrizione del Catania causando gravissime conseguenze, tra le quali anche mettere lo stesso club portoghese a rischio di non riuscire più a recuperare il debito per intero.

Differente, almeno stando alle notizie pubbliche, è la vicenda Castro. In quel caso la Fifa aveva condannato il Catania al pagamento della somma dovuta (al Racing Avellaneda) con una sentenza arrivata prima della scadenza dei termini per iscrivere la squadra al campionato seguente. Il club etneo non aveva rispettato i tempi fissati per regolare il debito, perciò era stato penalizzato di sei punti. Successivamente, prima della scadenza dei termini d’iscrizione, il Catania aveva raggiunto un accordo col club argentino, scongiurando il rischio di esclusione dallo scorso torneo di Lega Pro.