Noi con la Voce: «A Teramo con il coltello tra i denti. Sarà una stagione di transizione»

Alessia Lo Monaco

Prestazione da dimenticare per il Catania nel derby di Sicilia, tornato a disputarsi dopo sette anni di assenza. Un pareggio acciuffato quasi sul finale grazie al gol di Pecorino, ma i rossazzurri non convincono, soprattutto per l’approccio alla gara. Giuseppe Raffaele dovrà lavorare molto affinché la prestazione e l’atteggiamento visti lunedì al “Barbera” possano essere soltanto un brutto ricordo.

La pensa così il protagonista del “Noi con la Voce” di questa settimana, Davide Maugeri.

 Davide, un tuo commento sul derby in generale e sulla prestazione del Catania? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

«Per me è stata sicuramente la peggior prestazione stagionale. Ovviamente nessuno di noi tifosi avrebbe mai voluto perdere il derby, ma, obiettivamente, se il Palermo avesse vinto non avrebbe rubato nulla. Non abbiamo perso nel risultato ma, a mio parere, abbiamo perso mentalmente e tecnicamente. Non dimentichiamoci della situazione del Palermo, che non aveva cambi a disposizione, se non quello del portiere di riserva».

Cosa ne pensi delle parole post gara di Raffaele?

«Credo che Raffaele, con quelle dichiarazioni, abbia semplicemente voluto alleggerire il clima post derby. Non può essere soddisfatto della prestazione, non può essere contento di come la squadra risponde ai suoi dettami. Credo che il faccia a faccia con i suoi ragazzi sia stato più duro rispetto alle dichiarazioni rilasciate alla stampa».

Le ultime prestazioni contro Ternana, Bari e Palermo non hanno convinto. Cosa, secondo te, non gira in questo Catania?

«Io credo semplicemente che il Catania non sia allo stesso livello di questi avversari. Non al livello di Ternana e Bari, questo è indiscutibile, infatti le sconfitte ci potevano stare. Tra l’altro col Bari si è giocato un ottimo primo tempo, ma i pugliesi hanno più armi di noi e nel secondo tempo lo hanno dimostrato. La partita che abbiamo steccato è quella col Palermo, ed è quella che preoccupa di più, anche perché i rosanero non sono sullo stesso piano di Bari e Ternana. La rosa ha delle lacune, questo è evidente. Occorre capire, poi, se il tecnico stia sfruttando a pieno le caratteristiche della sua squadra. E se non lo sto facendo – vedi il cambio di modulo con il passaggio al tridente – capire se la causa è da attribuire alle assenze o alle scelte tecniche. Dopo di che, si potranno trarre delle conclusioni».

Che aspettative hai su questo campionato? Dove potrà arrivare il Catania secondo te?

«Come ho sempre pensato, questo sarà un anno di transizione. Credo che il livello della squadra valga il 5-6 posto. Ovviamente spero di sbagliarmi e di arrivare più in alto. Certo, l’avvento di Tacopina potrebbe accelerare il percorso di crescita e speriamo che la trattativa si concretizzi il prima possibile. Certamente ringraziando sempre Sigi per il miracolo compiuto quando hanno salvato il club».

Rinviata la partita con il Bisceglie, il Catania giocherà domenica contro il Teramo, terzo in classifica, che ieri ha perso per la prima volta. Che approccio servirà per portare punti a casa?

«Il Catania dovrà avere un approccio opposto a quello del derby. Bisognerà tenere il coltello tra i denti, cercare di resettare le ultime tre partite e, soprattutto, andare a giocare con un po’ più di spregiudicatezza. Se terremo un atteggiamento tattico e mentale simile all’ultimo periodo, difficilmente usciremo con un risultato positivo, anche perché le certezze della squadra iniziano a traballare. Quindi giochiamo per vincere e poi si vedrà».