Noi, la Lazio, Lotito. E quando, all’Olimpico, imparammo cos’è l’ingiustizia

Claudio Spagnolo

Gli amnistiati del calcioscommesse

Ci giocavamo la serie A, e ci sarebbe bastato un pareggio per ottenerla. Il nostro avversario si chiamava Lazio e già questo – fosse solo per ragioni di giustizia – era un ottimo motivo per cui quella partita non la si dovesse perdere. La Lazio schierava Giordano e Manfredonia, giocatori coinvolti nello scandalo del calcioscommesse del 1980, e riammessi in campo per amnistia sportiva dopo i Mondiali vinti dall’Italia di Bearzot. Giordano, oltretutto, mostrò subito di che pasta era fatto. Si tuffò in area proprio sotto i miei occhi per procurarsi il più ridicolo dei rigori inesistenti. Ma i nostri reagirono subito allo svantaggio, impartendo ai biancocelesti una sontuosa lezione di calcio e pareggiando già nel primo tempo con Crialesi.