Pagelle: Lucarelli cambia, il Catania perde. Russotto e 4-3-3 troppo tardi

Fonte: CalcioCatania.it
Marco Di Mauro

TRAPANI – Le valutazioni attribuite ai protagonisti rossazzurri della sfida Trapani-Catania. La formazione di Lucarelli esce sconfitta per 2-0, incassando entrambe le reti nel primo tempo su due disattenzioni. Sebbene produca una mole di gioco superiore agli avversari, la squadra etnea non riesce a trovare la profondità necessaria per rendersi pericolosa prima e provare a ribaltare il risultato poi. Almeno fin quando Lucarelli non torna al 4-3-3 con l’ingresso di Russotto e Di Grazia, che arriva al 55esimo. Spento Curiale, il giocatore finora più prolifico e più atteso, perché ex dell’incontro. Proteste di Semenzato per un intervento in predicato di calcio di rigore nel primo tempo.

Pisseri voto 6: Subisce due gol, ma la responsabilità è principalmente dei compagni di squadra che lasciano per due volte gli avversari liberi di tirare verso la porta. Prima Silvestri e poi Reginaldo vanno in gol, interrompendo la sua imbattibilità. Nel secondo tempo evita il certo 3-0 capitato sui piedi del brasiliano, e poi sul diagonale di Murano.

Aya voto 5.5: Sfiora il vantaggio su calcio d’angolo, quando il punteggio è ancora sullo 0-0. Quando il Trapani spinge in attacco, non sembra granché a suo agio nel 3-5-2 e in particolare nella marcatura a zona, in area, in occasione dell’1-0 del Trapani.

Tedeschi voto 5.5: Torna titolare nella partita più complicata e delicata del campionato. Soffre, come tutti i suoi compagni, la poca concretezza del 3-5-2 in fase di realizzazione.

Bogdan voto 5: Da brividi alcune sue giocate da ultimo uomo, corpo a corpo con gli avversari. Innesca il 2-0 del Trapani, rimettendo centrale di testa un pallone che andava spazzato verso l’esterno. Poi non riesce a chiudere su Reginaldo.

Semenzato voto 6: L’arbitro Prontera pare averlo in antipatia. Gli nega il rigore, quando viene steso in area in maniera parsa netta. Poi anche due punizioni su interventi tattici parsi altrettanto irregolari. Dal 55esimo Di Grazia voto 5.5: Dà dinamismo sulla destra ma non riesce a fare meglio del compagno che sostituisce, in un momento in cui gli veniva chiesto di far fare alla squadra il salto di qualità.

Marchese voto 5.5: Evanescente nel primo tempo. Combina poco o nulla, limitandosi al compitino da grembiule elementare in una gara nella quale era necessaria l’armatura da gladiatori. Nel secondo tempo due acuti, la traversa colta su assist di Russotto e il colpo di testa che sfiora il gol.

Caccetta voto 5: In sofferenza a confronto col centrocampo del Trapani, che riesce a verticalizzare meglio, tagliandolo spesso fuori. Dal 55esimo Russotto voto 6.5: Nel giro di pochi minuti sforna due assist che potrebbero portare ad altrettanti gol. Prestazione che getta un grosso punto interrogativo sull’impatto della sua esclusione dall’undici titolare (sospetta pubalgia, sostiene Lucarelli nel dopo gara, ndr).

Lodi voto 5: Il suo piede fatato ha bisogno di un rifornimento di polvere magica. Da zolla a lui favorevole, sfiora soltanto il gol del vantaggio. Con palla in movimento non riesce a far partire occasioni pericolose da metter sui piedi dei compagni.

Biagianti voto 5: Mette la grinta che serve, ma il suo centrocampo pare non riuscire mai a prendere le contromisure necessarie per contenere le offensive degli avversari. Dal 75esimo Ripa voto 5.5: Un’occasione gol a 2′ dalla fine, sulla quale è bravo il portiere del Trapani a mettere in angolo. Comunque troppo poco per un attaccante che dovrebbe risultare determinante.

Curiale voto 4.5: Invisibile nel primo tempo, non riesce a trovare le corsie giuste per essere servito dai compagni. Nel secondo tempo sfiora il pallone e il gol su assist di Russotto, riuscendo a rimediare solo un giallo per aver provato a segnare di mano. Non è stata la gara che ci si aspettava dal vice capocannoniere del girone, nonché ex di turno.

Mazzarani voto 6: Il giocatore più incisivo della prima metà di gioco. Ma la mole di gioco costruita non riesce a essere trasformata in palle gol. Mancano i suggerimenti filtranti in avanti, dove Curiale è troppo spesso solo.

Lucarelli voto 5: Preferisce mandare il suo Catania in campo col 3-5-2, mettendo da canto il 4-3-3. Mossa che gli dà ragione per circa 20′, nei quali il Trapani combina poco e il Catania poco di più, ma quanto basta a sfiorare il gol. La decisione di marcare a zona su calcio d’angolo mette le condizioni per il vantaggio dei granata, che cambia gli equilibri della partita. Per quanto i suoi producano tanto gioco, non riescono a trovare la profondità, e vengono puniti dal 2-0 di Reginaldo. Durante l’intervallo l’allenatore viene espulso, pare per un diverbio con l’arbitro. I primi correttivi arrivano 10′ dopo la ripresa. Ritorno al 4-3-3 con Russotto e Di Grazia in campo. È così che il Catania va più volte vicino alla rete, trovando la profondità mancata nel primo tempo. A 15′ dalla fine mette dentro anche Ripa, ma è troppo tardi per recuperare sia per il Catania che per lui. Partita giocata con generosità in campo ma con poca lungimiranza e reattività in panchina.