Playoff, il Catania e la serie B. Minimo filotto di tre pari e due vittorie

Fonte: CalcioCatania.it
Davide Villaggio

Come in una gara automobilistica, il Catania riesce a soffiare il secondo posto ai corregionali del Trapani nell’ultimo tornante di questo avvincente campionato. La vittoria dal punteggio tennistico (6-1) ai danni del Rende, e la conseguente sconfitta del Trapani a Cosenza, permettono ai ragazzi di Lucarelli di agguantare un secondo posto molto importante in chiave playoff. Lo stesso allenatore ha sostenuto di aver bluffato, in conferenza stampa, quando prima aveva lasciato intendere quasi di preferire il terzo per via della minor attesa rispetto all’ultimo impegno della stagione regolare.

Il secondo posto concede infatti al Catania dei vantaggi notevoli nella griglia degli spareggi promozione. I rossazzurri, infatti, scenderanno in campo soltanto al secondo turno della fase nazionale, corrispondente ai quarti di finale del torneo, e come testa di serie. A quel punto si saranno giocati già sei turni e la sfidante avrà giocato sette giorni prima. L’avversario sarà sorteggiato tra le quattro squadre (una sarà testa di serie) provenienti dalle fasi precedenti e non incontrerà nessuna delle seconde degli altri gironi che entreranno in gioco nello stesso turno. Impossibile uno scontro con il Trapani, in quando la formazione granata si presenterà alla fase finale come testa di serie avendo raggiunto il miglior punteggio in classifica tra le terze dei tre rispettivi gironi. Tra le possibili avversarie del Catania ai quarti spiccano i nomi di squadre di tutto rispetto quali la Sambenedettese allenata dall’ex Maniero, l’Alessandria e il temibile Pisa dell’ex Mario Petrone.

Si tratterà di una sfida di  centottanta minuti, andata il 30 maggio e ritorno il 3 giugno. Ciò significherà oltre 20 giorni di preparazione senza impegni ufficiali (saranno previste amichevoli). Il Catania potrà passare al turno successivo, ovvero alle semifinali, anche attraverso due  soli pareggi. Più in generale, in caso di parità al termine dei due incontri avrà accesso al turno successivo, ovvero la “final four”, la squadra con la miglior posizione nella classifica finale della stagione. I  rossazzurri avranno anche il vantaggio di poter giocare il ritorno della doppia sfida sul rettangolo di gioco amico.

Diverso sarà il regolamento per quanto concerne le “final four”, ovvero le semifinali che permetteranno di staccare il pass per la finalissima di Pescara. In questo frangente, difatti, non conterà più la miglior posizione in classifica e verranno meno tutti i vantaggi. Si procederà agli accoppiamenti tramite sorteggio integrale, quindi sarebbe possibile anche un derby tra Catania e Trapani. Contestualmente al sorteggio verrà sorteggiata l’alternanza casa – trasferta. Nel caso di parità alla fine dei 180′ si procederà con i tempi supplementari e, se il pareggio persiste, con la lotteria dei calci di rigore.

La finalissima, che si giocherà allo stadio “Adriatico” di Pescara, vedrà una sfida “secca” dove in caso di pareggio al novantesimo si procederà anche qui con supplementari e calci di rigore, che decreteranno quale sarà la quarta squadra a raggiungere la cadetteria dopo Lecce, Livorno e Padova.

In sintesi per il Catania saranno cinque le partite da affrontare, due in trasferta, due in casa e una in campo neutro. Un filotto di tre pareggi e due vittorie potrebbero bastare ai rossazzurri per riuscire a raggiungere la promozione, ma sarà importante non cullarsi su questi aspetti, e andare a giocare queste partite come se fossero cinque battaglie, cinque finali. In questo può risultare importantissimo il fatto che la squadra di Lucarelli, rispetto ad un terzo posto in classifica, avrà ben dieci giorni in più nei quale poter recuperare tutti gli elementi infortunati e, soprattutto, prepararsi al meglio per disputare alla grande cinque partite che dividono il Catania dalla tanto agognata Serie B.