Processo Treni del gol, terzo rinvio: avvio nel 2016, mai partito. Comune assente

Foto di repertorio (MondoCatania)
Redazione

All’uscita del Tribunale di Catania ci si chiede quando inizierà davvero il processo Treni del Gol. Il procedimento che coinvolge Antonino Pulvirenti nel caso delle combine sportive legate al Calcio Catania, a un anno dalla data fissata per la prima udienza, viene rinviato per la terza volta. Stavolta al 2018.

La prima udienza, nel novembre 2016, fu rinviata per difetto di notifica ad alcuni imputati. La seconda, ad aprile 2016, a causa dello sciopero degli avvocati. Alle 10.30 di oggi, al terzo tentativo di far partire il processo, il collegio giudicante si è scoperto non fosse composto come avrebbe dovuto, per via dell’assenza della giudice Cosentino. Un nuovo e diverso intoppo che porta alla medesima decisione: rinviare la seduta. Dopo una lunga trattativa, che prende più della metà dei 15 minuti spesi in aula, in base agli impegni degli avvocati coinvolti la nuova data è il 6 febbraio 2018. Si dovrà discutere delle questioni preliminari. «Il giorno seguente alle festività agatine», fa notare un legale. «È fatto apposta», risponde il presidente del collegio Roberto Passalacqua.

Nell’aula uno del tribunale di Catania non era presente nessuno degli imputati nel processo, tutti per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva: Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino, Daniele Delli Carri, Gianluca Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi, Ferdinando Arbotti. Al loro posto, oltre che a rappresentanza delle parti civili (associazioni di consumatori, Figc, agenzie di scommesse, etc) e del Calcio Catania, c’erano circa una trentina di avvocati più il pubblico ministero Alessandro Sorrentino, che regge l’accusa. Alla squadra si sono aggiunti due altri legali, che hanno anticipato l’intenzione di costituirsi parte civile. Rappresentano cinque abbonati del Catania nella stagione alla quale si riferiscono gli illeciti contestati, quella 2014/15.

Sulla loro ammissione si dovrebbe discutere nella seduta di febbraio. Ci sarà tempo fino ad allora, , salvo nuovi rinvii, per la costituzione delle parti civili. Intanto si registra anche in questo appuntamento l’assenza di rappresentanti legali del Comune di Catania. Il sindaco Enzo Bianco, a seguito dell’esplosione dello scandalo sulle combine, aveva dichiarato che in caso di rinvio a giudizio del patron Pulvirenti, il Comune avrebbe valutato la possibilità di costituirsi parte civile – non contro il Calcio Catania ma contro il dirigente – in ragione del danno di immagine arrecato alla città e alla tifoseria rossazzurra dalla vicenda. Ma a distanza di tre anni da quegli episodi, dagli uffici comunali non v’è notizia che sia stato compiuto alcun passo ufficiale in questa direzione.