Rieti-Catania 1-4: due volte Di Molfetta, Lucarelli vince ancora in trasferta

Redazione

È un confronto tra squadre in crisi societaria quello in programma allo stadio Manlio Scopigno di Rieti: i padroni di casa sono reduci da vicissitudini che hanno fatto addirittura temere il ritiro dal torneo. I rossazzurri, dopo la figuraccia della partita interna giocata a porte chiuse per mancanza di steward, hanno vissuto le dimissioni dell’A.D. Lo Monaco, l’infuocato prepartita della gara di coppa di Potenza e ancora, nei giorni successivi, l’inseguirsi di voci su un possibile cambio di proprietà. Anche sul piano tecnico, entrambe le squadre arrivano in campo con più problemi che certezze: il Rieti si presenta con la difesa più perforata del campionato (35 gol al passivo prima di oggi, dieci in più di quelli incassati dai rossazzurri); il Catania dalla sua può vantare il suo non invidiabile score esterno di sei sconfitte consecutive.

Ha nettamente la peggio il Rieti, e il passivo non è nemmeno bugiardo: le occasioni da gol prodotte dai rossazzurri, contro un avversario decisamente non all’altezza della situazione, avrebbero potuto fruttare perfino un risultato più rotondo. Lucarelli scende in campo con il 4-3-1-2: Furlan in porta, Calapai e Pinto esterni di difesa, Silvestri ed Esposito centrali, un centrocampo composto da Biondi, Rizzo e Dall’Oglio, Mazzarani trequartista e un tandem d’attacco con Di Piazza e Di Molfetta.

Il Catania comincia all’attacco e dopo 8 minuti ha una grande occasione con Di Piazza che, ben lanciato in verticale da Mazzarani, calcia sul corpo del portiere Addario. Al 14° un disimpegno sbagliato della difesa del Rieti si trasforma in un assist per Di Molfetta che di prima intenzione, dal limite, infila imparabilmente alla sinistra del portiere. Un minuto dopo, un lungo lancio dalla difesa pesca sulla sinistra Mazzarani, ma il contropiede rossazzurro viene sventato in corner. Al 17° una punizione dalla sinistra di Mazzarani batte sulla parte alta della traversa, con il portiere Addario che sembra battuto. Al 19° si presenta per la prima volta in avanti il Rieti, ma la conclusione di Marcheggiani è deviata in angolo dalla difesa etnea.

Al 23° un cross proveniente dalla sinistra induce Pinto a un retropassaggio di testa che si traduce quasi in un tiro verso la propria porta. La palla è comunque abbastanza morbida e Furlan la fa sua tuffandosi sulla sinistra. Il Rieti si complica la vita con i falli di Granata; al 26° il difensore viene ammonito per un intervento scomposto a centrocampo su Biondi; al 30° lo stesso Biondi, che prova ad andarsene sulla destra, lo costringe di nuovo al fallo. Per Granata è la seconda ammonizione, con conseguente cartellino rosso.

Nonostante l’inferiorità numerica sembra il Rieti, nel finale del tempo, a prendere in mano il pallino del gioco. Il Catania si accontenta di aspettare e ripartire in contropiede. Al 37° un lancio di Dall’Oglio costringe il portiere a uscire coi piedi fuori area per anticipare Di Piazza. Al 39° una sgroppata di Calapai si conclude con un sinistro dal limite che finisce alto sulla traversa. Il Rieti chiude il tempo in attacco, senza però impensierire seriamente Furlan. A tempo quasi scaduto Dall’Oglio rimedia un’ammonizione: un episodio che, dopo l’intervallo, gli costerà caro.

All’inizio della ripresa il Catania, che nulla ha fatto per sfruttare la superiorità numerica, annulla il suo vantaggio: Dall’Oglio tenta un’ingenua scivolata al limite dell’area avversaria, commette fallo e si guadagna il secondo giallo. Anche il Catania, a questo punto, dovrà giocare in dieci.

Lucareli corre subito ai ripari: fuori Mazzarani e dentro Biagianti. E al 48° il Catania raddoppia. Ad andare in gol è ancora Di Molfetta: dopo un’incursione sulla fascia destra, Biondi, dalla linea di fondo, inventa un passaggio all’indietro, verso il limite dell’area. Arriva Di Molfetta che calcia indirizzando la palla alla sinistra del portiere. Il tiro e tutt’altro che irresistibile ma Addario, che forse si aspettava l’intervento di qualche compagno, non si muove e la palla si insacca lentamente alla sua sinistra.

Al 58° esce Biondi ed entra Barisic. Al 64°, dopo una bella progressione sulla destra di Calapai, Biagianti in fase d’attacco entra in scivolata su un difensore avversario e rimedia un’ammonizione simile a quella che era costata il rosso a Dall’Oglio. Al 68° Barisic se va va sulla destra, converge al centro e taglia per Di Piazza. La difesa del Rieti, anziché intervenire su un pallone intercettabile, si affida alla protesta per un presunto fuorigioco del centravanti, il quale indisturbato riceve il pallone, si gira verso il portiere e lo trafigge da pochi passi: Rieti 0, Catania 3. Dopo la rete, Di Piazza non esulta.

Al 71° ancora Di Piazza vicino al gol: lanciato sulla sinistra da Pinto, il numero 9 rossazzurro si presenta davanti al portiere e batte di forza, colpendo la traversa. Al 73° il Rieti accorcia la distanze: un tiro-cross di Tirelli dalla sinistra viene deviato di esterno da Di Sarno, che trova l’angolo alla sinistra di Furlan.

Al 76° entrano Curiale per Di Piazza e Lele Catania per Di Molfetta. All’82° Di Sarno trova il colpo di testa in area, ma la palla è debole e centrale e Furlan blocca. Il Rieti, scoprendosi, mette a nudo tutta l’imbarazzante fragilità della sua difesa. All’82° un’azione insistita di Barisic si conclude con un preciso cross che Lele Catania corregge in rete al volo. All’84° lo stesso Lele Catania viene lanciato da solo davanti al portiere, ma perde tempo con una finta di troppo e si fa respingere in corner una conclusione che sembrava fin troppo facile. Un altro contropiede all’87° viene concluso fuori ancora da Lele Catania. La partita, senza storia, finisce dopo tre minuti di recupero. È il secondo successo in campionato dei rossazzurri fuori dalle mura amiche, e il secondo consecutivo dopo quello di Potenza in Coppa. Domenica prossima al Massimino arriva il Rende, ultimo in classifica. Con l’imperativo, per Lucarelli – allenatore dal rendimento storicamente migliore in trasferta –  di cominciare a migliorare il ruolino di marcia anche in casa.