Speciale: «Catania, difficile avere giustizia dal CONI», parla l’avvocato

Giuseppe Rapisarda

Le mosse del fronte Catania

Questi due macigni sono impossibili da sgretolare o aggirare in un lasso di tempo compatibile con l’avvio del campionato. La prima udienza che potrebbe ripristinare la legalità si svolgerà il 7 settembre al CONI, con la B già iniziata da almeno due giornate. A meno che lo sciopero dell’AIC non riesca a bloccare il campionato. La prima mossa dei legali del Catania è stata un formale esposto al sottosegretario con delega allo Sport del Governo per chiedere annullamento delle sciagurate decisioni di Fabbricini del 13 agosto scorso sulla riduzione della serie cadetta a 19 squadre. Tuttavia se anche per ipotesi l’accennata istanza venisse accolta, rimarrebbe in piedi efficacia del comma D a seguito dell’altra decisione, non meno opinabile, del decreto Frattini nel procedimento sul caso Novara. Un format a 19 o a 22 della serie cadetta è irrilevante per la società rossazzurra se rimane in vita il comma D4 che la esclude dai ripescaggi. Intanto fioccano ricorsi di ogni tipo delle altre società interessate al ripescaggio in B a tenori dei quali sarebbe stato più che opportuno un intervento politico per portare la B a 24/25 squadre, altro che 19, e porre fine a una querelle che non sembra possa trovare una fine immediata in altra maniera.