Sottil e il Catania: sarà ritorno al 4-3-3 o si punterà al 4-2-3-1?

Davide Villaggio

Andrea Sottil è il nuovo tecnico del Calcio Catania. Ufficializzato il suo arrivo e presentato alla stampa con la sciarpa rossazzurra, il punto interrogativo, al momento, resta capire quale percorso tattico sceglierà per riportare la squadra in B: proseguire con la sua idea tattica, che ha portato bene in quel di Livorno, ovvero il 4-2-3-1 o, in alternativa, ritornare al più classico 4-3-3, schema che la squadra etnea ha adottato negli anni migliori dell’era recente (tra i quali, quelli con Sottil in campo, da difensore, con Marino allenatore).

Anche il primo caso non sarebbe un inedito assoluto per il Catania, che nel suo passato ha già optato per questo sistema di gioco. Andando a ritroso, infatti, in alcune gare degli anni della Serie A i rossazzurri si schierarono con il 4-2-3-1. Fu applicato da tecnici come Baldini, Atzori e soprattutto Mihajhovic, in quel famoso girone di ritorno che vide il Catania raggiungere una salvezza insperata superando persino l’Inter del triplete. A distanza di qualche anno fu riproposto sia da Maran che da Montella. Risulta evidente, tuttavia, come il tecnico fautore di questo schema tattico sia stato uno che, adesso, è diventato uno tra migliori allenatori in Europa, ovvero, il “Cholo” Diego Simeone. Il tecnico argentino, subentrato a Marco Giampaolo, applicò il 4-2-3-1 per ben undici volte su diciotto partite disputate alla guida degli etnei, ottenendo, oltretutto, dei risultati molto soddisfacenti che portarono il Catania alla permanenza nella massima serie. Nell’annata in cui subentrò a Giampaolo.

Dato non irrilevante è che in quella squadra giocava già Francesco Lodi, che dal suo arrivo – a metà campionato – trovò una nuova collocazione tattica rispetto a quelle adottate in passato e garantì prestazioni soddisfacenti. Da ricordare i primi due goal con la maglia del Catania in quella sfida salvezza da brividi con il Lecce. Nell’ipotetico scacchiere del 2018/19, resta da definire quale potrebbe essere la zona di campo a lui più congeniale e allo stesso tempo più funzionale all’idea di gioco che Sottil vorrà imporre. Insomma, il 4-2-3-1 non sarebbe difatti un’innovazione, ma un ritorno ad un sistema di gioco che, nelle poche circostanze in cui è stato l”abito” dei rossazzurri, ha fatto si che questi ultimi raggiungessero dei risultati molto positivi.

Non è da scartare totalmente l’ipotesi del più noto 4-3-3, sistema di gioco che è marchio di fabbrica della squadra etnea. I successi più importanti e gratificanti, nel recente passato, sono arrivati con questo schieramento, basti ricordare il 4-3-3 di Pasquale Marino che è valso la promozione in serie A nella stagione 2005-2006 e la successiva salvezza l’anno seguente. Un modulo che anche nell’ultima stagione, con al timone Cristiano Lucarelli, è stato usato dal Catania e quindi sarebbe un vantaggio, non indifferente, il fatto che molti interpreti già conoscono le movenze e le posizioni di gioco con il 4-3-3. Non bisogna sottovalutare l’ipotesi del 3-5-2, che è stato alternato al più frequente 4-2-3-1 da parte di Sottil alla guida dei labronici. Insomma il Catania che verrà resta ancora un’incognita, ma è chiaro che, qualsiasi sarà il sistema è chiunque saranno gli interpreti, il Catania dovrà mirare ad un solo ed unico obiettivo: la Serie B.