Introduzione

Potremmo trasformare il titolo della commedia di Oscar Wilde “L’importanza di chiamarsi Ernesto” in “L’importanza di chiamarsi Catania”.
Tutti, non solo i tifosi rossazzurri, si aspettavano un inizio diverso per gli etnei, in considerazione delle mosse di calciomercato, dei proclami della società e nonostante le vicissitudini estive. Insomma, il Catania doveva essere la formazione ammazza-campionato, anche dato il fatto che la scorsa stagione era arrivata seconda e dalla serie B nessuna candidata al ritorno in B era retrocessa nel girone C. Gli elementi c’erano e ci sarebbero tutti. Ma…

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