Ternana, inutile il ricorso presentato al Coni? Giotti: «Decisione dopo 20 agosto»

Redazione

Ripescaggi in B, nuovo capitolo. La Ternana ha presentato ricorso al Tribunale dello Sport del Coni rispetto alla sentenza della CAF che ha confermato quella di primo grado del TFN. La vicenda tocca direttamente il Novara e il Catania che, eliminata la retroattività delle inadempienze economiche come motivo ostativo per il ripescaggio, si trovano in cima alla graduatoria dei club ripescabili. La Ternana, declassata da seconda a quarta, in questo momento sarebbe fuori dalla serie B considerati tre i posti liberi lasciati da Bari, Cesena e Avellino.

«Il ricorso è stato fatto e depositato. Adesso non sta a noi ma al Coni valutare e farci sapere le tempistiche», spiega l’avvocato Giotti, che fa parte del collegio legale della Ternana, a un cronista umbro. La procedura potrebbe però andare per le lunghe. «Impossibile che si discuta il ricorso già il 10 – sottolinea il legale, smentendo alcune indiscrezioni della stampa – Per quanto ci piacerebbe iniziare il prima possibile, esistono dei tempi tecnici che non possono essere sveltiti e che riguardano le controparti. Mi sembra difficile che si faccia una convocazione in via straordinaria. Potrebbe parlarsene dopo il 20».

La decisione del Coni, insomma, sforare i limiti di tempo imposti per l’ufficializzazione dei ripescaggi in B e la compilazione dei calendari. Arrivando addirittura a campionato iniziato. Uno scenario messo in conto dallo stesso patron della Ternana e che potrebbe rendere inutile l’intero ricorso – in termini pratici – anche qualora desse esito positivo per gli umbri. «Vedo una gran confusione – continua l’avvocato – La Figc chiede la B a 22 squadre. La Lega B la vuole a 20. Tutto questo ha posticipato ripescaggi e calendari, e ha giocato a nostro favore, permettendoci di presentare il ricorso. Qualora si procedesse ai ripescaggi e noi fossimo fuori, dovremmo impugnare anche queste decisioni, perché collegate al ricorso presentato oggi. Una volta che il Coni si pronuncerà non si potrà impedire la definizione dei ripescaggi».