Lega Pro, istruzioni per l’uso: qui Catanzaro

Giovanni Famulari

Seconda gara interna consecutiva per i rossazzurri che affronteranno l’altra squadra calabrese del girone ovvero il Catanzaro, reduce da alcuni anni deludenti in Lega Pro ed alla ricerca di un risultato positivo per poter trovare la svolta stagionale.

L’AVVERSARIO

Con appena due punti conquistati in cinque partite, il Catanzaro è fanalino di coda in classifica ed ha sicuramente iniziato la stagione con il piede sbagliato, al punto che sono numerose le voci che vorrebbero il tecnico D’Urso prossimo all’esonero. Nonostante appena cinque giocatori fossero stati confermati rispetto alla passata stagione, la piazza calabrese non si attendeva così tante difficoltà iniziali ed un ulteriore sconfitta domenica prossima potrebbe segnare il punto di non ritorno per questo progetto tecnico.

Il reparto maggiormente in difficoltà finora è stata la difesa, con errori individuali puntualmente pagati a caro prezzo; il solo Moi ha iniziato la stagione con il piede giusto, provando a guidare il reparto, dare ordine e se necessario anche ad impostare il gioco.

D’Urso schiererà la squadra con il classico 3-5-2, schieramento molto compatto con linee strette, tanta corsa e pochi lanci lunghi, visto che comunque né il bomber Razzitti (parso fin qui troppo isolato), né Mancuso (favorito per una maglia da titolare) e Agodirin sono prime punte forti fisicamente. La squadra non gode di eccelse individualità tecniche e presenta un’età media non troppo bassa, con i soli Maita e Foresta (’93 e ’95) abili a mettersi in mostra nel ruolo di centrali di centrocampo.

La squadra potrà contare su un nutrito sostegno di pubblico, che sta preparando la trasferta contro la storica tifoseria rivale catanese, e che proverà a spingere i propri beniamini in un risultato positivo che possa portare serenità all’ambiente ed una buona dose di autostima

COME AFFRONTARLO

Similmente a quanto visto contro il Cosenza, crediamo che anche il Catanzaro possa giocare buona parte della gara dietro la linea del pallone, schierandosi con un 3-5-2 che potrà facilmente diventare un 5-3-2. Servirà pazienza, ed un efficace possesso palla in modo da far prevalere la superiore caratura tecnica, mentre in difesa bisognerà prestare particolare attenzione ai pochi palloni giocabili che capiteranno a Razzitti, attaccante che può fare reparto da solo, si muove molto e va sicuramente osservato a vista.

Sono poche le squadre che in Lega Pro utilizzano la difesa a 3, per cui Pancaro con i due esterni d’attacco può sfruttare i duelli uno contro uno, ma avrà sicuramente bisogno di dinamismo e concretezza da parte delle due mezz’ali di centrocampo; Scarsella ed il tanto atteso Castiglia dovranno fronteggiare un folto centrocampo e dalla loro posizione tattica dipenderà l’equilibrio dell’intera squadra.

Probabilmente il regista rossazzurro (Musacci, ma non è da escludere la conferma di Agazzi) verrà pressato sin da inizio azione da Mancuso, per cui il Catania dovrà cercare fonti alternative di gioco ed in tal senso il Bergamelli apprezzato mercoledì scorso può dare più di una mano alla causa.

Tutti i vari temi tecnici prescindono comunque dalla capacità offensiva di capitalizzare le occasioni da rete, Calil sembra ancora avulso dalla manovra, Plasmati non ha i novanta minuti nelle gambe, ma il Catania ha bisogno di loro, specialmente per scardinare le chiuse difese avversarie nelle partite casalinghe che si susseguiranno.