Ma come facevano a batterci queste squadracce?

Diego Vitale

“Ma fino ad un mese e mezzo fa, dove stavate?” Questa è la prima domanda che qualsiasi cronista bravo dovrebbe chiedere a tutti i giocatori della rosa del Catania, anche a costo di risultare indisponente. Sì, perchè questo Catania che vince e stravince ben cinque partite di fila in questa maniera, o è troppo bello per essere a paragonato a quello di mesi fa, o quest’ultimo era troppo brutto per essere reale.

La stagione è pazza. Lo si sapeva già. Ma così è davvero troppo. Come diavolo fanno ad essere così pimpanti e vogliosi, gente che, a detta di Calaiò, fino ad un mese e mezzo fa “non ci stava con la testa!”? Un mistero, che mai nessuno ci verrà a spiegare.

Sinceramente non credo alla questione Ventrone o non Ventrone. Chi ha mai fatto una preparazione agonistica, sa che nessuna cura è totalmente miracolosa nel giro di un mese, soprattutto se vieni da mesi di preparazione sbagliata (a proposito, non sarebbe ora da parte della società di ammettere, anche in minima parte, che la scelta di Ventrone fu errata?).

E non credo neanche nel miracolo mercato invernale. Anche perchè questa stessa squadra ha faticato, e non poco, tra febbraio e marzo. Ok, oggi diciamo che acquisti come quelli di Maniero, Schiavi, Mazzotta, Gillet, Sciaudone e Co. sono stati ottimi, ma quanti possono ammettere di aver detto la medesima cosa appena un mese fa, mettendo la mano sul fuoco?

Non credo neanche nel miracolo Marcolin. Se non altro perchè non credo siano dei brocchi nè Pellegrino nè tantomeno Sannino.

E allora cosa è cambiato? Diciamo che se non credo a niente, alla fine credo…ad un po’ di tutto. Un bel mix delle “cose da non credere!” ha fatto la differenza in questo finale di stagione.

Sì, perchè la domanda principale diventa: “Ma come abbiamo fatto a perdere con queste squadracce?”. Vedendo le sfide contro Varese, Trapani, Latina e Ternana, è evidente come nessuna delle squadre (a parte, un po’, il Trapani) sia stata all’altezza del più scarso giocatore del Catania. Non indovinano un misero passaggio, un misero cross, un tiro. Ok, meriti del Catania per la maggior parte, ma anche limiti evidenti delle squadre suddette. Eppure, tali squadre ci facevano soffrire e ci erano sopra in classifica appena un mese fa.

 Oggi si parla di miracolo play-off, ma l’incavolatura rimane. Comunque andrà, avevamo tutte le carte in regole per dominare questo campionato. Non solo per rincorrerlo.