ACCADEVAOGGI – (2012) Il Catania vince contro Mascara e dice “33”

Redazione

Accadevaoggi è la rubrica che vi riporta indietro nel passato. Oggi, ma tre anni fa, il Catania trionfava con un secco 3 a 1 contro il Novara di Mascara, in una delle più belle partite della gestione Montella. Fu una giornata importante con un Motta, un Marchese e un Seymour sugli scudi, e il Catania si ritrovò al settimo posto in classifica con 33 punti. Ecco il resoconto che MondoCatania fece di quella splendida giornata di campionato:

Una partita a ritmi non eccezionali (sopratutto nel primo tempo) ma comunque non adatta ai deboli di cuore. Una partita, quella tra Catania e Novara che difficilmente si archivierà senza i classici “nota bene”. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di raccontarvi ( o farvi rivivere) questa sfida. Le sorprese iniziano già dalla lettura dell’undici iniziale delle due squadre: Montella lascia negli spogliatoi Izco e decide di rischiare Barrientos (recupero lampo per lui! Neanche il fantomatico Milan Lab potrebbe far di meglio!), Mondonico perde quasi all’ultimo il bravo esterno Silva (sostituito da un ottimo Garcia, ex Palermo) e si affida ad un prudente 5-3-2 con l’inserimento di Dellafiore in difesa e con Mascara che si alterna a Rigoni come spalla di Caracciolo. Nel primo tempo il Catania ha attaccato da sinistra a destra, Novara inverso. Partenza sprint per la squadra di Montella che ci prova già dopo un trentina di secondi con l’inserimento del bomber Bergessio che pressato tira fuori. Passano alcuni minuti ed è ancora il bomber argentino ad impensierire il portiere piemontese su lancio di Spolli: ma il tiro finisce molto alto.

Il Novara (con un Mascara spesso utilizzato alla “Baldini”) non riesce a pungere e dopo pochi minuti è ancora il Catania a rendersi pericoloso: Lodi prova una punizione delle sue ma il tiro viene deviato dalla barriera. Solo dopo il 15esimo si fa vedere il Novara con Mascara che ci prova di testa su cross di Garcia, ma la palla non impensierisce più di tanto Carrizo. Se il Novara non punge, il Catania ci prova sempre: quasi di seguito ci provano Motta, Bergessio e l’ottimo Seymour, ma con poche fortune. Il Novara si affida quasi unicamente alla verve di Peppe Mascara ma anche lui non ottiene grandi risultati dai suoi cross (Caracciolo irriconoscibile).

La partita sembra giocarsi su ritmi troppo lenti, ma alla mezz’ora ecco la svolta: serie di batti e ribatti, sbuca Lodi che con un mezzo pallonetto serve Barrientos, l’argentino non tira e serve Bergessio che da pochi passi mette in rete ad Ujkani battuto. Il Novara accusa il colpo e stenta a reagire: Mascara si impantana tra la selva di gambe dei difensori del Catania, e anche Rigoni non riesce a pungere come nelle altre partite. Così finisce il primo tempo. Secondo tempo: pronti e via ed è subito 2 a 0: Lodi chiama lo schema e Marchese raccoglie l’invito del centrocampista campano con un gol alla Vargas (a volo! Da Fuori! Roba d’altri tempi!). E’ il delirio per il pubblico di Catania, è notte fonda per Mondonico che comunque prova a dare una scossa a suoi inserendo Morganella e Mazzarani (fuori Mascara ed un falloso Radovanovic). Inutile raccontarvi i fischi per Mascara, meglio parlare del tiro tentato da Mazzarani deviato da Carrizo sopra la traversa. Ma è ancora la partita del Catania: Gomez completa la giornata di grazia con un azione tipica delle sue: accentramento dalla sinistra e tiro nell’angolino opposto. Il pubblico esplode di gioia, entrerebbe pure in campo ad abbracciare i propri paladini se la Lega Calcio lo permettesse! Partita in cassaforte e dunque avviene il debutto per Ebagua (al posto di un applauditissimo Bergessio).

Il Novara non c’è più e il pubblico catanese invita al torello i propri beniamini. Mondonico prova allora la carta Rubino e sarà quella che lo renderà più felice: l’attaccante prima di fa annullare un gol, poi serve Rubino per un quasi gol (miracolo di Carrizo, poi altro tiro e palla sul palo esterno) e poi, all’82esimo realizza il gol della bandiera per la squadra piemontese. Ma oramai è troppo tardi: nonostante i 4 minuti decretati dal quarto uomo, e qualche altra azione della disperazione della squadra piemontese (ma c’è anche spazio per una punizione alta di Lodi) il risultato non si smuove dal 3 a 1 finale. Scene di giubilo e Marchese eletto uomo partita da tutti gli organi di stampa, non solo per il gol. Alle ore 17 del 26 febbraio 2012 la classifica sorride a 33 denti“. (Diego Vitale, MondoCatania.com, 26 febbraio 2012)