ROCCHI – Allarme “rosso” e rigore facile

Redazione

MILANO – Sarà il Sig. Gianluca Rocchi della sez. AIA di Firenze l’arbitro di Palermo – Catania. Assistenti sono stati designati il Sig. Giorgio Niccolai della sez. AIA di Livorno ed il Sig. Cristiano Copelli di Mantova. Quarto ufficiale il Sig. Guida della sez. AIA di Torre Annunziata.

Torna a dirigere il Catania per la seconda volta in questa stagione. A Cesena, nel 2011/2012, i rossazzurri pareggiarono 1-1 contro i padroni di casa, ridotti in 10 dal 21′ pt; espulso anche l’allenatore dei bianconeri, Beretta. A fine gara, al 91′, espulso Almiron nel Catania. Prima di questo precedente, tre anni di astinenza. Nel 2008/2009 diresse Catania – Inter terminata 0-2 per i nerazzurri con reti di Ibrahimovic e Stankovic, che spense nel secondo tempo le speranze dei rossazzurri, in superiorità numerica per l’espulsione al 32′ di Muntari ma già sotto di un goal dal 7′. Di quella sfida si ricorderà bene il giovane Andrea D’Amico, mediano della Primavera che Zenga fece esordire in serie A ed in prima squadra sostituendo Martinez al 87′.

Nella medesima stagione, 2008/09, la seconda di Zenga sulla panchina del Catania, fu chiamato a dirigere anche il derby casalingo contro il Palermo. Il Catania si impose 2-0 con reti di Martinez nel primo tempo e Mascara, al 87′, su rigore. Il Palermo ebbe molto a recriminare per l’espulsione comminata a Carrozzieri già al 45′, per doppia ammonizione: “Morimoto giocava solo per far espellere il nostro difensore”  tuonò Zamparini, rispose il Catania per bocca dell’addì Lo Monaco: “La contrapposizione di un attaccante veloce ad un difensore più di posizione che di movimento non è un mezzuccio od un bieco espediente, fa parte della strategia del calcio e non ci vedo nulla di scandaloso”.

Sempre con Zenga alla guida, ma una stagione prima, diresse la pesante sconfitta interna contro la Reggina che complicò non poco il cammino salvezza dei rossazzurri, rinviando i festeggiamenti (tutt’altro che scontati) all’ultimo appuntamento utile della stagione, il Catania – Roma che fu per i capitolini gara scudetto e per i rossazzurri sfida sopravvivenza . Una doppietta di Amoruso, il secondo goal su rigore, stroncò gli etnei capaci di rispondere solo a tempo scaduto con la rete di Martinez, inutile i fini del risultato: 1-2.

In quella stessa stagione diresse anche il primo incrocio tra Catania e Juventus dell’epoca Pulvirenti. Al Massimino terminò 1-1. Alla rete di Spinesi, suggerita da un cross dal fondo di Vargas e viziata da un leggerissimo fuorigioco, rispose a tempo quasi scaduto Del Piero, dal dischetto, furbo a procurarsi un rigore causato da un goffo intervento di Biagianti sul quale il capitano bianconero fece davvero poco per restare in piedi.

Terzo precedente stagionale il successo per 1-0 ai danni del Livorno che molti tifosi ricorderanno per la rete della vittoria, siglata dal poco amato terzino destro dell’epoca, Gennaro Sardo, che dopo tante contestazioni andò ad esultare e sfogare la propria carica agonistica sotto la curva nord. Ma l’intesa tra giocatore e pubblico, che pareva potesse ripartire da quell’episodio, non decollò mai veramente. Anche in quell’occasione l’avversario del Catania chiuse in inferiorità numerica, fori Balleri al 84′.

Al primo anno di serie A degli etnei, stagione 2007/2008, diresse due incontri. Anzitutto il fortunato esordio di Cagliari, che vide i rossazzurri espugnare il Sant’Elia grazie ala splendida rete di Giorgio Corona, prima marcatura in serie A al doppio esordio nel massimo campionato e con la maglia del Catania). Il Cagliari, allora guidato da Giampaolo (futuro tecnico degli etnei) chiuse la sfida in 10 per l’espulsione di Conti. A seguire arrivò una sventola all’Olimpico, contro la Lazio, che restituì il 3-1 sofferto all’andata in campo neutro (protagonista Colucci). A segno per la Lazio andarono Pandev, Siviglia e Rocchi, non l’arbitro ma l’omonimo attaccante ancora in forza ai biancocelesti. Un peccato, visto che il Catania si era portato in vantaggio al 17′ proprio con Colucci, a segno anche nella gara di ritorno.

Con la memoria si ritorna in serie B, anno 2005/06, quello della promozione. Il Catania arriva a Bologna da capolista e ne esce scavalcata dall’Atalanta, complici i primi 5′ disastrosi contro i padroni di casa che vanno a segno su due mischie in area di rigore prima con Smit poi Daino mentre Pantanelli e la difesa etnea reclamano immobili per un fuorigioco inesistente. Inutile al 91′ il rigore messo a segno da Spinesi.

Stagione 2004/2005, la prima con Pulvirenti in sella al Catania, a Bergamo termina con una sconfitta la gara contro l’Albinoleffe. Decisiva la rete di Carobbio al 26′ alla quale i rossazzurri non riescono a rispondere. Al 94′ espulso Serafini, il secondo etneo cacciato dal Sig. Rocchi nei complessivi 12 precedenti. Stessa annata, a Perugia contro i tanti ex, dall’allenatore (Colantuono) ai giocatori (Delvecchio, Do Prado, Sedivec, Mascara) passando per il patron (Luciano Gaucci) il Catania impatta 1-1. Avanti i perugini con Milanese, pareggio rossazzurro con Lombardi 4′ prima che venga espulso ripristinando la parità numerica; al 51′ espulso Di Francesco.

Gli ultimi due precedenti in ordine di tempo risalgono al 2003, serie B. Il Siena di Ammazzalorso riesce a pareggiare in extremis con la punizione della “bestia nera” Fontana che per l’ennesima volta colpisce i rossazzurri allo scadere, vanificando stavolta il vantaggio siglato al 37′ dal difensore Terra. L’esordio con l’arbitro Rocchi è la fortunata trasferta di Venezia, dove il Catania si impone per 0-3 sul nuovo organico, non più seguito dal presidente ormai ex, Zamparini. Apre le marcature Oliveira, su rigore, a seguire arrivano le reti di Nygaard (il gigante norvegese) e Mascara con i padroni di casa ormai in 10 per l’espulsione di Maldonado (proteste successive ala concessione del calcio di rigore). Al 88′ espulso anche l’ex rossazzurro Orfei. E’ una “nottata” di festa per il Catania che, riammesso poche settimane prima in una serie B a 24 squadre, che sciopera nelle prime giornate proprio contro tale provvedimento, si ritrova primo in classifica avendo riscattato in fretta l’esordio bruciante col Cagliari, 0-3 al Massimino.

Ricapitolando, l’arbitro Rocchi non dirige il Catania in trasferta dallo 0-0 del Manuzzi, Marzo 2012.  Nelle 7 trasferte dirette 2 vittorie etnee, 3 sconfitte, due pareggi. Tre i rigori assegnati in complessivo a favore. Undici i cartellini rossi sventolati, tre soli a carico del Catania che in sette precedenti su 13 si è trovato a giocare pochi o molti minuti in superiorità numerica. Il bilancio totale vede 4 vittorie etnee, 4 pareggi, 5 sconfitte.

Sono invece 14 i precedenti col Palermo: 7 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte. In gennaio ha diretto la sconfitta del Bentegodi contro il Chievo. Al Barbera il ruolino di Rocchi dice: 2 pareggi, 4 vittorie (tutte con tre reti messe a segno), 1 sconfitta. 5 rigori assegnati, 3 rossi comminati.

Sono 16 le gare dirette dall’arbitro fiorentino in questo campionato, ben 6 i successi esterni, 6 pareggi e 4 successi interni. Molto contestata la sua rovinosa direzione di Bologna – Milan, costatagli un mese di sospensione a cavallo tra dicembre e gennaio.  Sono già ben 6 (2-4) i rigori assegnati, 8 le espulsioni comminate (7-1), ben tre gli allenatori espulsi: Ranieri, Guidolin, Beretta,

In carriera ha diretto 122 partite di serie A, 54 successi interni, 27 pareggi, 41 successi esterni. Ben 46 rigori assegnati e 58 espulsi, la media di poco meno di uno a partita.


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